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Perché il Botswana minaccia di spedire 20mila elefanti in Germania

“Questo non è uno scherzo” ha tuonato il Presidente del Paese africano Mokgweetsi Masisi, accusando la Germania di danneggiare il Botswana. “È molto facile sedersi a Berlino e dare opinioni sui nostri affari. Stiamo pagando solo noi il prezzo per preservare questi animali per il mondo”.
A cura di Antonio Palma
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In un periodo storico come quello attuale in cui guerre e minacce di nuovi conflitti sono all’ordine del giorno è singolare la minaccia lanciata dal governo del Botswana di inviare ben 20.000 elefanti in Germania nel contesto di una disputa sull'importazione di trofei di caccia. A chi pensa che si tratti di una burla, ha risposto lo stesso Presidente del Paese africano Mokgweetsi Masisi che ha avvertito: “Questo non è uno scherzo”.

Alla base della minaccia di invio elefanti del Botswana infatti c’è una questione che nel Paese viene ritenuta molto seria, la sovrappopolazione dei pachidermi che al loro passaggio causano danni alle proprietà e ai raccolti. “È molto facile sedersi a Berlino ed avere un’opinione sui nostri affari in Botswana. Stiamo pagando solo noi il prezzo per preservare questi animali per il mondo”, ha affermato il Presidente Masisi.

Mokgweetsi Masisi
Mokgweetsi Masisi

Al centro delle accuse del Botswana l’annuncio della Germania di voler introdurre limiti più severi all'importazione di trofei di caccia. Nei mesi scorsi, infatti, il ministero dell'Ambiente tedesco aveva avanzato la possibilità di limiti più severi, ricordando la piaga del bracconaggio, ma secondo Masisi questo non farebbe altro che impoverire il suo Paese. “I tedeschi dovrebbero vivere insieme a questi animali, nel modo in cui ci viviamo noi, per questo vorremmo offrire questo regalo alla Germania” ha aggiunto il Presidente.

Il leader africano ha affermato in una intervista a Bild che gli sforzi per la conservazione di queste specie hanno portato a un aumento vertiginoso del numero di elefanti e che la caccia è un mezzo importante per tenerli sotto controllo. Il Botswana infatti aveva vietato la caccia per i trofei nel 2014, ma ha revocato le restrizioni nel 2019 sotto la pressione delle comunità locali. Attualmente si procede con quote annuali di esemplari da cacciare.

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La questioni in realtà va avanti da tempo, la stessa minaccia di invio elefanti era stata lanciata anche al Regno Unito nei mesi scorsi. Il Botswana, che ospita la più grande popolazione di elefanti del mondo, inoltre ha già offerto 8.000 elefanti all'Angola e altri 500 al Mozambico, nel tentativo di diminuire il numero di esemplari su proprio territorio.

La Germania invece è uno dei maggiori importatori di trofei di caccia nell'Unione europea e per questo vorrebbe restrizioni più severe. "Abbiamo una particolare responsabilità in questo senso", spiegano dal ministero dell'Ambiente tedesco, aggiungendo però che "il Botswana non ha ancora preso contatti" per discutere della questione.

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