Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Cosa ha detto Meloni su Netanyahu durante il premier time e perché non ritira l’ambasciatore da Israele

Meloni, sollecitata in Aula durante il premier time di ieri sulla situazione a Gaza, non ha condannato l’operato di Netanyahu, ma si è limitata a dire che il governo non condivide “le recenti proposte del Governo israeliano”, sull”occupazione totale’ della Striscia. La premier ha inoltre aggiunto che l’Italia non ritirerà l’ambasciatore da Israele.
A cura di Annalisa Cangemi
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Durante il premier time di ieri alla Camera, la presidente del Consiglio non si è occupata solo di sanità e liste d'attesa, ma ha affrontato anche il tema del conflitto a Gaza.

Sollecitata dalle interrogazioni parlamentari delle opposizioni, ha detto che il governo non ha condiviso l'operato di Netanyahu, pur non condannando il suo progetto per conquistare l'intero territorio palestinese, che contempla l'occupazione permanente del territorio, il trasferimento forzato di massa della popolazione e l'intensificazione delle violenze.

"Non abbiamo condiviso diverse scelte, non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori, consapevoli come siamo, però, che non è stato Israele a iniziare le ostilità e che c'era un disegno alla base dei disumani attacchi di Hamas, delle crudeltà rivolte agli ostaggi", ha detto Meloni durante il question time nell’aula della Camera, rispondendo a un’interrogazione di Avs nella quale si chiedeva appunto se il governo intendesse condannare le azioni di Netanyahu, anche richiamando l'ambasciatore italiano in Israele. "Un disegno – ha proseguito Meloni – che puntava all’isolamento e questo non può non farci riflettere su quanto sarebbe pericoloso assecondare il disegno dei terroristi, che non si sono fatti scrupoli a sacrificare la vita di israeliani e palestinesi pur di perseguire i loro scopi".

"In questi mesi a più riprese ho sentito il primo ministro Netanyahu, sono state conversazioni spesso difficili in cui ho sempre richiamato l'urgenza di trovare una strada per terminare le ostilità e rispettare il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. Una richiesta che rinnovo anche oggi, a fronte di una situazione umanitaria a Gaza che non ho difficoltà a definire sempre più drammatica e ingiustificabile", ha detto ancora rivolgendosi al deputato di Avs Angelo Bonelli.

Il governo italiano non richiama l'ambasciatore italiano in Israele

"Sono convinta, sulla base delle numerose conversazioni che ho avuto in questi mesi coi leader della regione, che si possa lavorare a un quadro politico e di sicurezza regionale capace di portare alla fine del conflitto e aprire la strada al percorso verso i due Stati"; ha detto ancora Meloni durante il premier time a Mintecitorio, in risposta sempre ad Avs. "Resto convinta che, per farlo – ha proseguito –, occorra partire dal piano di ricostruzione proposto dai Paesi arabi".

"Questo – ha concluso la premier – è il vero obiettivo su cui il governo continua a impegnarsi, mantenendo con tutti un dialogo aperto, franco, se necessario anche critico, ed è per questo che non è nell’intenzione del Governo italiano richiamare l’ambasciatore italiano in Israele".

La replica di Bonelli (AVS): "Non ha il coraggio di condannare Netanyahu"

"Signora presidente, io sono inorridito, indignato dalla sua ipocrisia. Ipocrisia che si manifesta nel non avere avuto il coraggio di condannare i fatti criminali che stanno accadendo. Ma lei, da madre, come si sente a vedere 18.000 bambini uccisi?, ha affermato Angelo Bonelli deputato di Alleanza verdi e sinistra, nella sua replica alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in merito alla interrogazione su Gaza. Il parlamentare ha continuato: "Cito una frase: ‘Israele sta distruggendo sempre più case a Gaza. Ora i palestinesi non hanno un posto dove andare'. L'ha detto Benjamin Netanyahu, primo ministro di Israele. E lei non ha avuto il coraggio di condannare queste parole. Non ha il coraggio di condannare i ministri del governo Netanyahu che dicono che bisogna bombardare i depositi alimentari. Alcuni giorni fa è stato ucciso un bambino di 12 anni, si chiamava Mohammed Bardawill: era il testimone oculare dell'esecuzione a freddo che l'esercito israeliano ha fatto di 15 medici e paramedici. E lei, di fronte a questo, non ha il coraggio di condannare ciò che sta facendo il governo di Israele. Questa la trovo, francamente, un'ipocrisia che, di fronte al popolo italiano – e sono sicuro di interpretare il sentimento maggioritario del popolo italiano – è inaccettabile. Di fronte all'orrore che stiamo vedendo, lei non è in grado di esprimere una parola di condanna. Non è in grado di dire: sanzioni a chi uccide i bambini, a chi uccide un popolo inerme. Sanzioni. Le stesse sanzioni che avete deciso per la Russia".

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