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Come funzionano i voucher per il lavoro reintrodotti dal governo Meloni

Il governo Meloni ha reintrodotto i voucher, alzando la soglia di utilizzo fino a 15mila euro ad azienda: in attesa della circolare dell’Inps, vediamo come funzionano i buoni lavoro.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I voucher per pagare i lavoratori stanno ufficialmente tornando. O meglio, sono già tornati, visto che il via libera alla reintroduzione – dopo che erano stati aboliti nel 2017 – è arrivato con la prima legge di Bilancio del governo Meloni. Poi, con il decreto Lavoro approvato lo scorso primo maggio – tra le critiche e le proteste di sindacati e opposizioni – il governo ha ampliato la soglia di utilizzo per le aziende fino a 15mila euro annui. Insomma, i buoni per le prestazioni occasionali potranno essere utilizzati molto più diffusamente, anche perché 15mila euro annui possono rappresentare, in molti casi, il reddito annuo di un lavoratore.

Per sapere più precisamente come usufruire dei voucher bisogna aspettare la circolare attuativa dell'Inps, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, ma le linee generali sono già state dettate dal governo nelle norme approvate. I buoni lavoro possono essere utilizzati dai datori per pagare delle prestazioni occasionali, svolte in maniera discontinua. Al momento della reintroduzione, però, il governo ha previsto un limite nell'utilizzo dei voucher ad alcuni settori specifici: lavoro domestico, agricoltura, alberghi, bar, ristorazione, servizi alla persona, discoteche e sale da ballo. Per questi, però, il tetto annuo dei buoni erogati ai lavoratori (in totale) non deve superare i 10mila euro.

Per altre categorie, invece, si può arrivare a 15mila euro, parliamo di stabilimenti termali, congressi e parchi divertimento. Queste stesse aziende, però, dovranno avere almeno 25 dipendenti a tempo indeterminato per utilizzare i voucher. Attenzione anche all'agricoltura: qui il limite è sempre 10mila euro, ma anche 45 giornate lavorative in un anno. Insomma, il lavoro deve essere saltuario.

Per quanto riguarda il singolo lavoratore, invece, con i voucher si può raggiungere un reddito massimo di 5mila euro l'anno. E se consideriamo che i buoni lavoro sono da 10 euro l'ora (il netto è 7,50), significa poter lavorare un massimo di 500 ore in questa modalità. Spacchettandoli in una giornata tipo da 8 ore si arriverebbe a 62 giorni di lavoro eventuali. Certo, a meno che – come accadeva in passato – non si finisca per impiegare il lavoratore solo per poche ore al giorno sulla carta, per farlo poi restare molto più a lungo. Su questo dovranno vigilare le autorità.

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