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Come funziona il taglio delle detrazioni Irpef 2024 per le donazioni alle Onlus

Nel 2024 le detrazioni Irpef saranno ridotte di 260 euro per tutti coloro che hanno un reddito al di sopra dei 50mila euro. Questo taglio lascerà intatte le detrazioni per spese sanitarie, ma non solo: con il decreto in discussione oggi al Consiglio dei ministri, saranno preservati anche gli sconti fiscali dovuti a donazioni alle Onlus.
A cura di Luca Pons
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Dall'anno prossimo entrerà in vigore una nuova riforma dell'Irpef, che prevederà un cambio del numero di aliquote ma non solo. Infatti, poiché il nuovo formato porterà a un vantaggio di 260 euro all'anno per tutti coloro che guadagnano più di 28mila euro annuali, il governo Meloni ha deciso di inserire un correttivo: al di sopra dei 50mila euro di reddito ci sarà un taglio delle detrazioni Irpef pari a 260 euro. Ma non di tutte le detrazioni: saranno escluse quelle sanitarie e anche quelle per donazioni alle Onlus, agli enti del terzo settore, delle iniziative umanitarie e dei partiti politici (che si finanziano con il 2 per mille).

Insomma, una stretta in meno che permetterà di detrarre dall'Irpef il 19% di tutte le donazioni fatte alle Onlus, fino a un massimo di circa 2mila euro, come gli scorsi anni. Era stata la commissione Finanze del Senato a suggerire questa modifica, anche se il governo non era tenuto a seguire il consiglio nel testo finale del decreto legislativo che oggi il Consiglio dei ministri approverà.

Come detto, il taglio delle detrazioni ha l'obiettivo di compensare gli effetti della riforma dell'Irpef (e ridurne i costi). Sopra i 50mila euro di reddito, le detrazioni saranno ridotte in modo lineare di 260 euro: chi vorrebbe scalare 500 euro dall'Irpef ne potrà togliere solo 240, chi vorrebbe scalare mille euro ne potrà togliere solo 740, e così via.

Il taglio però non riguarda tutte quante le detrazioni: sono comprese solo quelle al 19%. E non tutte, dato che già nella prima versione del testo erano escluse quelle per spese sanitarie. I 260 euro potranno essere tolti ad esempio alle detrazioni per gli interessi passivi sui mutui, o per l'iscrizione all'università, per le assicurazioni sulla vita, per le spese funebri o per quelle familiari, come lo sport dei bambini. Oltre all'ambito sanitario, però, ci sarà un'eccezione anche per le donazioni alle organizzazioni no profit e gli enti del Terzo settore: si potranno scalare al 19% senza essere toccate da tagli.

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