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Manovra 2026

Come cambiano le pensioni nel 2026 con le novità che la destra vuole mettere nella Manovra

Sia Forza Italia che Lega chiedono di rinnovare Quota 103 e Opzione donna di un altro anno per le pensioni 2026. Potrebbero trovare, almeno in parte, il sostegno delle opposizioni. Nel frattempo il Carroccio porta avanti il progetto di bloccare l’aumento di età pensionabile previsto dalla legge Fornero, ma servono parecchi soldi.
A cura di Luca Pons
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Non è un mistero che le pensioni saranno tra i punti più critici per la legge di bilancio 2026. Il governo Meloni, nel testo che ha consegnato al Parlamento, ha deciso di cancellare Quota 103 e Opzione donna, lasciando pochissime alternative alla legge Fornero per chi deve andare in pensione.

In più, nonostante le promesse degli scorsi mesi, l'aumento dell'età pensionabile è arrivato: sarà diluito in due anni, con un mese in più nel 2027 e altri due nel 2028. Le cose potrebbero cambiare al Senato, dove in questi giorni tutti i partiti hanno depositato i loro emendamenti. Tra i partiti del centrodestra, almeno due sembrano intenzionati a intervenire.

Pensioni 2026, Lega e FI spingono per Opzione donna e Quota 103

La Lega è la forza politica che preme di più sul tema. Il Carroccio ha chiesto di rinnovare sia Opzione donna sia Quota 103, alle attuali condizioni, per un altro anno. D'altra parte, si tratta di misure che il governo ha già fortemente ridotto negli ultimi anni, quindi ormai riguardano platee molto contenute, e i costi per lo Stato sono bassi. Anche per questo, Forza Italia ha fatto la stessa richiesta su entrambe le misure.

Se su Quota 103 Fratelli d'Italia non si è espresso, anche su Opzione donna il partito di Giorgia Meloni si è esposto solo in parte. Ha depositato un emendamento che riaprirebbe il pensionamento anticipato per le donne, ma solo per una platea ancora più ridotta.

Tuttavia, forzisti e leghisti potrebbero trovare il sostegno dell'opposizione. Infatti Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Italia viva hanno depositato alcuni emendamenti congiunti: tra questi c'è anche la richiesta di rinnovare Opzione donna.

Va detto che la richiesta del centrosinistra è molto più ambiziosa. Nel testo si parla della ‘vecchia' versione di Opzione donna, quella che fu varata nel 2019 e che aveva una platea ben più ampia – tutte le lavoratrici con 35 anni di contributi e 58 anni di età. Insomma, sarebbe un ritorno a una misura che il governo ha tagliato moltissimo negli ultimi anni, nonostante a parole dicesse di volerla rendere strutturale.

La "soluzione" segreta del Carroccio sull'età pensionabile

Un punto che potrebbe essere ben più delicato, rispetto a Quota 103 e Opzione donna, è quello dell'età pensionabile. La Lega è l'unico partito che ha chiesto di bloccare gli aumenti previsti per il 2027 e 2028. Il costo sarebbe decisamente alto, e il Carroccio ha proposto di aumentare la tassazione sulle banche per coprirlo. Insomma, una misura che richiederebbe al governo di riscrivere due pilastri della legge di bilancio.

Anche qui, in sostegno dei leghisti potrebbero arrivare alcuni schieramenti del centrosinistra, che hanno chiesto a loro volta di fermare l'età pensionabile. Ma è difficile immaginare che la Lega scelga di rompere con il centrodestra e votare insieme alle opposizioni su una questione così delicata e ‘pesante' dal punto di vista economico.

Si cercherà, piuttosto, una mediazione interna. Oggi il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, leghista e membro del governo, ha detto al Corriere della sera che starebbe lavorando a "una soluzione condivisa con il ministro dell'Economia Giorgetti", anche lui leghista. Questa "soluzione" per trovare soldi "andrebbe oltre il possibile e ulteriore intervento sull'Irap di banche e assicurazioni", e potrebbe garantire "fino a un miliardo con risorse in più per il 2026, oltre che nel 2027 e 2028".

Quando si deciderà sulle pensioni 2026 in Manovra

Di più, per ora, non si sa. Ciò che è certo è che nelle prossime ore i partiti dovranno indicare quali sono i loro emendamenti "segnalati", cioè quelli su cui vogliono che si concentri il dibattito in commissione Bilancio al Senato. Così le proposte di modifica passeranno da oltre 5mila a poco più di 400, tra tutti i partiti.

Il dibattito proseguirà almeno fino al 3 dicembre, quando dovrebbero iniziare le votazioni sugli emendamenti, da concludere entro il 15. Se le proposte del centrodestra che riguardano Opzione donna e Quota 103 dovessero rimanere tra i segnalati, allora ci sarebbe una buona probabilità che, con la giusta trattativa interna al centrodestra, passino.

La strada è più complicata per il blocco dell'età pensionabile. Subito dopo aver parlato della possibile "soluzione" in lavorazione con il Mef, lo stesso Durigon ha ammesso che un "tema prioritario della Lega, più delle stesse pensioni", sarà "l'assunzione di personale nelle forze dell'ordine". Insomma, il Carroccio potrebbe rinunciare allo scontro e fare un passo indietro.

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