Che fine hanno fatto le Sardine? Il cameo di Mattia Santori sulla mortadella con Stanley Tucci

Che fine hanno fatto le Sardine? Prima che il nostro Paese fosse travolto dall'emergenza coronavirus, nel pieno delle campagne elettorali per le elezioni regionali, il movimento nato in opposizione alla Lega in Emilia Romagna era al centro del dibattito politico. Ma anche dell'attenzione mediatica con diversi esponenti delle Sardine, in primis il leader Mattia Santori, che spesso e volentieri apparivano nei salotti della tv. Poi un po' la pandemia, che difficilmente si concilia con un movimento che vede nelle piazze il proprio habitat naturale, un po' i dissidi e le difficoltà interne, delle Sardine di punto in bianco non se ne è più parlato così tanto.
Ora però proprio Santori è riapparso in televisione, anche se non in quella italiana. Lo si vede infatti al fianco di Stanley Tucci in un episodio di "Searchig for Italy", la docu-serie della CNN in cui l'attore e regista statunitense di origini italiane esplora il nostro Paese alla ricerca dei piatti tipici.
La terza puntata è dedicata alla cucina emiliano-romagnola e si vedono Tucci e la CNN a spasso tra Bologna, Modena, Parma e Rimini. E proprio in questo contesto che appare anche Santori il quale, da bolognese doc, introduce l'attore statunitense alla mortadella. "Così semplice, ma così buono", dice a Tucci prima di mangiare insieme un tradizionale panino con l'insaccato bolognese famoso in tutto il mondo.
Ad ogni modo, in realtà, le Sardine in questi mesi non sono proprio sparite dai radar. Continuano ad essere attive sui social e proprio Mattia Santori qualche settimana fa, interpellato da Rai News, si era anche espresso sul nuovo governo di Mario Draghi: "L’effetto Mario Draghi dimostra che siamo ancora dipendenti dai mercati e che serve qualcuno che sappia navigare la barca in momenti oscuri. Sarebbe bello che questo ruolo l’avessero la politica e i partiti, ma così non è", aveva detto dopo quasi un anno di silenzio stampa. Possiamo quindi dire che l'ascesa del movimento, nato nelle piazze per contrastare Matteo Salvini sul territorio e destinato (almeno così pareva) a diventare centrale nello scenario politico, è stato bloccato dallo scoppio dell'emergenza coronavirus, ma non è del tutto sfumato. Anzi, in occasione delle elezioni amministrative di questa primavera potrebbero tornare sulla scena.