Caso Visibilia, la società fondata dalla ministra Santanchè va di nuovo a processo: cosa succede

Visibilia in liquidazione, una delle società del gruppo editoriale fondato dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, andrà a processo per falso in bilancio. Lo ha stabilito la giudice per l'udienza preliminare di Milano, Anna Calabi. L'azienda si unirà, con tutta probabilità, al processo già in corso in cui la stessa Santanchè è imputata: la sentenza in primo grado è attesa non prima dell'estate 2026.
Perché la società Visibilia fondata da Santanchè va a processo per falso in bilancio
Era già successo che la società fosse rinviata a giudizio: era il gennaio di quest'anno, quando arrivò la decisione anche su tutti gli altri imputati nel caso. In quell'occasione furono mandati a processo, tra gli altri, la ministra del Turismo Daniela Santanchè, il suo compagno Dimitri Kunz e l'ex Canio Giovanni Mazzaro. Gli indagati in tutto erano 16.
Poi, però, il tribunale di Milano decise di contrastare questa decisione. I giudici dichiararono che l'imputazione era nulla, perché era troppo indeterminata e generica, quindi comprometteva il diritto alla difesa. Il caso tornò alle indagini preliminari.
Oggi, però, i pubblici ministeri Marina Gravina e Luigi Luzi – che si occupano dell'indagine – hanno portato davanti alla gup nuovi elementi che hanno permesso di integrare il capo d'imputazione e delinearlo meglio. Per questo, la giudice ha dato il via libera al processo. La legge che sarebbe stata violata è la 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, e come detto l'accusa è di falso in bilancio.
Cosa succede ora nel processo Visibilia
La società è assistita dall'avvocato Giovanni Morgese, che aveva sollevato il problema dell'indeterminatezza e della genericità dell'imputazione. L'apertura del dibattimento è fissata il 16 dicembre. Non è ancora ufficiale, ma ci si aspetta che ora la Visibilia in liquidazione si ‘unisca' al processo che è già iniziato, quello davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Milano per il quale gli imputati – tra cui la ministra Santanchè – erano stati rinviati a giudizio a gennaio. La ripresa del processo ‘principale' avverrà il 18 dicembre.
A che punto sono i casi giudiziari della ministra Santanchè
Negli ultimi mesi il processo per falso in bilancio è proseguito. A circa dieci mesi dal rinvio a giudizio, si sa già che potrebbe mancare quasi un anno alla sentenza di primo grado. La prima udienza era stata ad aprile. In estate i pm avevano sollevato il rischio prescrizione dopo che il tribunale aveva rinviato il dibattito a settembre.
Il 21 ottobre, il presidente della seconda sezione Giuseppe Cernuto ha fissato il calendario delle prossime udienze, da qui a giugno 2026. Il fatto che l'ultima sia stata fissata in quel mese indica che, entro l'estate, il tribunale prevede che si potrebbe arrivare a una sentenza. Ma ci sono anche delle udienze di riserva, già eventualmente programmate, fino al 29 ottobre 2026: quasi un anno da oggi.
Ci sarà anche un intervento in aula della ministra Santanchè, anche se la data non si conosce ancora. Santanchè è coinvolta anche in un altro caso, quello della presunta truffa all'Inps. Su quest'ultimo si attende ancora la decisione sull'eventuale rinvio a giudizio, ma un intervento del Parlamento il mese scorso ha fatto slittare i tempi di parecchio, chiedendo un intervento alla Corte costituzionale.