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Il caso Pozzolo

Caso Pozzolo, c’è la perizia balistica sullo sparo di Capodanno: è in linea con la storia dell’accusa

È arrivata la perizia balistica sullo sparo partito durante una festa di capodanno a Rosazza (Biella) dalla pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo: confermerebbe la versione del ferito, Luca Campana, sulla dinamica dei fatti. Le indagini si avvicinano alla conclusione.
A cura di Luca Pons
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La perizia balistica effettuata dall'esperta Raffaella Sorropago confermerebbe la versione di chi accusa Emanuele Pozzolo, deputato (sospeso) di Fratelli d'Italia dalla cui pistola è partito il colpo che a capodanno ha ferito il 31enne Luca Campana. Stando a quanto riportato da agenzie di stampa, infatti, gli esperti balistici avrebbero verificato che il proiettile è partito vicino al tavolo che si trovava nel salone in cui si svolgeva la festa.

Campana aveva raccontato che lo stesso Pozzolo aveva piazzato l'arma sul tavolo, forse per smontarla e metterla in sicurezza, oppure per mostrare che non si trattava di un giocattolo e che dentro c'erano effettivamente dei proiettili. A quel punto, sarebbe partito il colpo.

Da parte sua, il parlamentare ha sempre affermato di non essere stato lui a sparare, senza fornire altri nomi. Quando è stato convocato dagli inquirenti, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei prossimi giorni dovrebbe concludersi anche la consulenza tecnica della difesa. A qual punto, è possibile che Pozzolo chieda di essere ascoltato nuovamente, prima che le indagini vadano verso la loro conclusione (anche se restano in corso quelle per porto d'armi abusivo).

Gli accertamenti tecnici richiesti dalla Procura, infatti, sono praticamente esauriti. Lo stub test ha confermato che della polvere da sparo si trovava sulle mani e sui vestiti di Pozzolo, anche se questo potrebbe dimostrare solamente che l'uomo si trovava vicino all'arma quando il colpo è esploso, cosa che non ha mai negato. Peraltro, lo stub test non è stato effettuato su nessun altro dei presenti, cosa che lo rende potenzialmente meno utile come documento tecnico.

Il test del Dna effettuato sull'arma del deputato ha rilevato che tre persone l'avevano toccata. Su questa traccia, la Procura ha scelto di non approfondire, perché tre persone avevano già confermato di aver impugnato l'arma. Prima di tutto lo stesso pozzolo, poi Pablito Morello (caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, presente alla festa) che ha detto di averla presa dopo lo sparo per metterla in sicurezza e spostarla su una mensola. Infine, anche Maverick Morello, figlio di Pablito, avrebbe toccato la pistola per passarla al padre nella concitazione seguita all'esplosione del proiettile.

L'esito della perizia balistica è stato consegnato ieri, e i contenuti sono stati tenuti sostanzialmente segreti. Secondo quanto riportato da Lapresse, il documento attesta che il proiettile "‘strusciò’ il tavolo in modo radente". Un dato che, come detto, sarebbe compatibile con la versione di Campana. Gli esperti chiamati dalla Procura avevano effettuato una prima rilevazione nel salone di Rosazza già nel giorno in cui ricevettero l'incarico, trovando le tracce sul tavolo. Nelle scorse settimane, poi, hanno replicato lo sparo più volte per ricostruire l'esatta dinamica dell'esplosione che poteva averle lasciate.

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