Bonus mamme lavoratrici, aumenti fino a 720 euro dal 2026: cosa cambia e chi può richiederlo

Il bonus per le madri lavoratrici è stato confermato anche per il prossimo anno. La legge di bilancio 2026, approvata la scorsa settimana in Consiglio dei ministri, ha potenziato il contributo destinato alle madri che lavorano e che hanno almeno due figli a carico e un Isee inferiore a 40mila euro. Dall'anno prossimo l'importo del bonus non sarà più di 480 euro l'anno, ma varrà 720 euro, pari a 60 euro al mese. Ecco nel dettaglio che cosa sappiamo finora.
Cosa dice il testo della manovra sul bonus mamme lavoratrici 2026
Nel testo bollinato della manovra che circola in queste ore, tra le misure destinate alla famiglia, spicca la norma sull'integrazione del reddito per le madri lavoratrici con due o più figli. "La disposizione, nelle more dell’attuazione di quanto previsto dall’articolo 1, comma 219, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, conferma per il 2026, anche utilizzando le risorse di cui alla predetta norma, il riconoscimento di una somma pari a 60 euro mensili per ogni mese di lavoro. La presente disposizione incrementa, quindi, rispetto a quanto previsto dall’articolo 6 del decreto-legge n. 95 del 2025 per l’anno 2025, l’entità del beneficio rideterminandolo da 40 a 60 euro mensili, o frazione dello stesso dell’anno 2026 da corrispondere in un'unica soluzione a dicembre dello stesso anno", si legge.
E ancora: "Il beneficio riconosciuto, esente da contribuzione e da imposte, non rileva ai fini della determinazione dell’indicatore della situazione economica equivalente. In caso di contemporaneità di rapporti di lavoro, di attività di lavoro autonomo o di obbligo contributivo in più gestioni previdenziali, la somma è riconosciuta dall’INPS per una sola gestione previdenziale. Sulla base delle medesime basi tecniche adottate in sede di decreto-legge n. 95 del 2025 e tenendo conto di una spesa per 12 mesi di 720 euro, si determina una spesa complessiva valutata in 630 milioni di euro per l’anno 2026″.
Che cosa cambia e chi può richiederlo
L'importo quindi, cambierà. Lo strumento pensato per sostenere le madri lavoratrici, sia dipendenti che autonome, varrà 720 euro l'anno (60 euro al mese). Oggi il beneficio è riconosciuto alle donne che lavorano con due o più figli ed è previsto un limite di reddito. Possono accedervi coloro che hanno un Isee inferiore ai 40mila euro. Inoltre, lo ricordiamo, restano escluse dalla misura le lavoratrici domestiche come colf o badanti.
Il contributo resta valido fino al compimento dei dieci anni del figlio più piccolo, se i figli sono due. Se sono tre o di più invece, si può continuare a beneficiarne fino alla maggiore età del figlio più piccolo.
Attualmente i 480 euro vengono erogati in un'unica soluzione, a dicembre, e la procedura è gestita dall'Inps. Ancora non è chiaro se le modalità di pagamento resteranno le stesse anche nel 2026 o se subiranno delle modifiche. Resta certo però, che il contributo sarà esentasse e non verrà conteggiato nel calcolo dell'Isee.