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Attentato a Brindisi

Bomba a Brindisi, ministro Cancellieri: è terrorismo

Il ministro dell’Interno riferisce alla Camera sulle indagini dell’attentato che ha causato la morte della giovane Melissa. “Nessuna pista è esclusa, ma è un chiaro atto terroristico. Un vile, barbaro e inaudito atto di criminalità”.
A cura di Biagio Chiariello
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Bomba a Brindisi ministro Cancellieri e terrorismo
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Attentato a Brindisi

L'attentato di Brindisi è un atto che va interpretato in chiave terroristica.  Lo ha detto oggi alla Camera il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, precisando che «indipendentemente dall'accertamento dell'effettiva matrice, che mi auguro possa avvenire già nelle prossime ore, non vi è dubbio che l'attentato di Brindisi, per il gravissimo e diffuso allarme che ne è seguito, possa prestarsi a una lettura in chiave terroristica». La Cancellieri non ha dubbi: «se ancora non conosciamo il movente e la mano, sicuramente l'effetto scaturito dall'evento è stato terroristico, nel senso pieno e letterale del termine».

La Cancellieri etichetta con parole dure, crude l'attentato alla scuola Morvillo-Falcone che ha portato alla morte della 16enne Melissa Bassi e al ferimento di altre sette persone.

Voglio esprimere la più ferma condanna mia personale e dell'intero governo, per il vile, barbaro e inaudito atto di criminalità.

Una delle pagine più dolorose della storia d'Italia quella di Brindisi. Una vicenda che «lascia sgomenti, perché – dice la Cancellieri -per la prima volta in Italia vengono colpiti dei giovani studenti mentre andavano a scuola, luogo simbolo in cui convivono i valori formativi della società civile.» Allo stesso tempo, però, la risposta dei ragazzi, che si sono «ripresentati in classe senza cedere alla paura», e dell'Italia intera è stata «forte, corale e unitaria».

La Cancellieri fa presente che per i fatti di Brindisi non ci sono indagati, né arrestati, ma sono «in corso ulteriori e intense attività di indagine». Ieri, il presunto colpevole è stato  fermato, condotto in Questura e interrogato dagli investigatori coordinati dal procuratore Dda di Lecce Cataldo Motta. L'uomo avrebbe fornito vari alibi avvalorati dai riscontri delle forze dell'ordine e dalle perquisizioni nella sua abitazione. Per questo è stato rilasciato. Continua, dunque la caccia all'uomo che nel video preme il telecomando che avrebbe azionato la bomba davanti alla scuola di Brindisi. La questura ha però fatto presente che  «ci sono persone che vengono semplicemente ascoltate» , non sono per forza dei sospettati, riferendosi ai momenti di tensione di ieri, quando alcuni ragazzi hanno preso a calci e pugni una volante della polizia, convinti che all'interno vi fosse il "mostro" di Brindisi.

Il capo del Viminale si è soffermato anche sul lavoro coordinato di magistrati e procuratori: «All'esito di un approfondimento tecnico tra i vertici delle procure interessate, quella di Brindisi e quella distrettuale di Lecce, è stata incardinata presso quest'ultima un'inchiesta per il delitto di strage con l'aggravante delle finalità terroristiche».

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