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Berlusconi ritorna all’opposizione: “La legge di stabilità così com’è non la votiamo”

Il Cavaliere intenzionato a non votare la nuova legge di stabilità dando il definitivo addio al Governo dopo la scissione con Alfano.
A cura di A. P.
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Dopo l'addio al Pdl e il ritorno a Forza Italia, Silvio Berlusconi sembra intenzionato a dire addio al governo guidato da Letta e a passare all'opposizione. Al termine dell'ultimo incontro notturno con i fedelissimi a Palazzo Grazioli mercoledì sera per stabilire la nuova linea di condotta del partito, il Cavaliere infatti ha annunciato senza mezzi termini che Forza Italia non voterà la nuova legge di stabilità se questa dovesse rimanere così com'è. “Così com'è, questa legge di stabilità è invotabile. Non possiamo dare il nostro appoggio a un provvedimento che alza le tasse” avrebbe spiegato Berlusconi ai suoi, aggiungendo “non consentiremo che venga rovinato il Natale agli italiani”. La legge di stabilità dunque come spartiacque per capire se passare all'opposizione o continuare a sostenere questo Esecutivo che del resto non ha più nessun rappresentante del partito guidato da Berlusconi dopo la scissione con Alfano. Ad ogni modo la maggioranza non rischia, se anche nelle commissioni parlamentari dovessero prevalere gli esponenti di Forza Italia in aula infatti ci sono i numeri per approvare il provvedimento anche senza il loro sostegno.

Il nuovo capogruppo al Senato – Per quanto riguarda il partito, dopo le polemiche interne per alcune dichiarazioni di Berlusconi, il Cavaliere  avrebbe rassicurato i fedelissimi di Forza Italia sul fatto che gli innesti di forze nuove che ha in mente non metteranno da parte chi è già dentro il partito. Nella riunione si è discusso infine del nuovo capogruppo al Senato dopo l'addio di Schifani. Tramontata l'ipotesi dello stesso Berlusconi alla guida dei senatori di FI, nella nuova riunione di oggi si dovrebbe scegliere un altro nome, tra i papabili al momento ci sono Paolo Romani, ma anche Altero Matteoli e Annamaria Bernini.

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