Berlusconi brinda alla fiducia con quattro nuove nomine al Governo

Dopo l’euforia per il voto di fiducia alla Camera, Berlusconi e i suoi uomini si sono riuniti per parlare del decreto sviluppo e della legge di stabilità. Alla vigilia del CdM i malumori erano tanti perché molti Ministri non accettavano i tagli previsti per i loro dicasteri. I ministri Prestigiacomo e Romano avevano addirittura minacciato di votare contro la legge di stabilità che decurtava in modo vistoso il budget per i Ministeri di loro competenza. In realtà anche in questo caso Berlusconi è riuscito a mettere d’accordo tutti i suoi uomini, infatti, nonostante i numerosi tagli, in Consiglio tutti hanno votato compatti il ddl stabilità. Ma forse la gioia per lo scampato pericolo era tanta e allora si è trovato anche il tempo per quattro nuove nomine nel Governo.
I fedelissimi andavano premiati,così come dovevano essere puniti i ribelli. E quindi, mentre veniva annunciato dal coordinatore veneto del Popolo delle Libertà, Alberto Giorgetti, l’espulsione dal Pdl degli onorevoli Giustina Destro e Fabio Gava, per la loro decisione di non votare la fiducia a Berlusconi, nello stesso tempo si avviavano le procedure per quattro nuove nomine. I due sottosegretari Catia Polidori e Aurelio Misiti vengono promossi a Viceministri mentre Pino Galati e Guido Viceconte sono i due nuovi sottosegretari.
La signora Polidori molti la ricorderanno perché in pochissimo tempo abbandonò il Pdl per andare con Fini per poi ritornare con Berlusconi e votare la fiducia il 14 dicembre. Voto importantissimo in quel momento e che oggi il Presidente ha trovato il modo per ricompensare, nominando la parlamentare viceministro dello Sviluppo economico. Videconte, già sottosegretario,è stato spostato dall’istruzione all’interno, forse proprio per far posto a Giuseppe Galati , un ex Udc, ora sottosegretario all’istruzione. L’altra persona di cui il Premier ha apprezzato la fedeltà è Misiti, già IdV poi passato al Movimento per le Autonomie. E’ stato uno di quelli, che andando contro il proprio partito, qualche tempo fa votò contro l’autorizzazione alla perquisizione negli uffici del ragioniere di Berlusconi, Spinelli. In realtà Berlusconi lo aveva già nominato qualche mese dopo sottosegretario all’Ambiente, ma oggi apprezzandone la continua fedeltà l’ha promosso a viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Insomma mentre si discuteva su come far cassa per risanare il debito pubblico, e far fronte alla crisi economica decidendo tagli per polizia, enti previdenziali, scuola e molto altro, l’unica cosa che subiva un aumento erano ancora una volta le poltrone parlamentari.