Nel caso te lo fossi perso, il Podcast

Autoritario, repressivo e liberticida: che cosa prevede il decreto Sicurezza: il nuovo episodio di “Nel Caso Te Lo Fossi Perso”

“Nel caso te lo fossi perso” è il Podcast di Fanpage.it che ogni giorno alle 18.00 fa il punto sulla notizia più importante del momento, per farti restare sempre aggiornato. Oggi parliamo del decreto Sicurezza, atteso in Senato per il via libera definitivo, tra le polemiche e le accuse al governo di aver fatto un provvedimento autoritario, repressivo e liberticida.
A cura di Redazione
250 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

È online un nuovo episodio di "Nel caso te lo fossi perso", il Podcast daily di Fanpage.it che, dal lunedì al venerdì alle 18.00, ti racconta la notizia più importante del giorno con la nostra giornalista, Annalisa Girardi.

I primi episodi di "Nel caso te lo fossi perso" saranno accessibili a tutti per qualche mese, per farvi conoscere questo nuovo contenuto di aggiornamento quotidiano. Poi diventerà riservato ai nostri abbonati, sperando che possa rappresentare un ulteriore motivo – se non lo avete già fatto – per abbonarvi e sostenere il nostro lavoro.

Si può ascoltare direttamente qui o su tutte le principali piattaforme audio (qui per Spotify, oppure Apple Podcast o anche Amazon Music).

14 nuovi reati e 9 aggravanti, ecco cosa prevede il decreto sicurezza che è stato approvato ieri alla Camera dopo una maratona notturna decisamente movimentata. L’opposizione ha dato battaglia, appunto esponendo questi cartelloni in cui ha accusato il governo di usare un allarme inesistente – quello della sicurezza – per di fatto andare a limitare le libertà dei cittadini. Elly Schlein, la segretaria del Partito democratico, ha detto che con tutte queste misure repressive si riporta indietro l’Italia al codice fascista, il codice Rocco. Giuseppe Conte, il leader del Movimento Cinque Stelle, invece ha detto che Giorgia Meloni vuole reprimere il dissenso con un decreto.

Da un lato ci sono delle norme che colpiscono chi è in condizione di fragilità, quella sull’accattonaggio o sull’occupazione abusiva delle case. In quest’ultimo caso parliamo proprio di un nuovo reato, il reato di occupazione arbitraria, che viene punito con una pena che va dai 2 ai 7 anni. Dall’altro lato, in questo decreto ci sono delle misure che puniscono chi manifesta il suo dissenso. Ad esempio, c’è una  norma che prevede il carcere per chi blocca il traffico per manifestare. Cioè bloccare il traffico stradale o ferroviario con il proprio corpo diventa un reato, punibile con la reclusione fino a un mese e con una multa. Se però questo reato viene commesso da più persone, come avviene appunto nelle manifestazioni, si rischiano fino a sei anni di carcere.

Se questo contenuto ti è piaciuto e vuoi accedere ai contenuti esclusivi e sostenere il nostro lavoro, abbonati a Fanpage.it cliccando qui.

250 CONDIVISIONI
54 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views