Caso Almasri

“Almasri uccide un uomo innocente in strada”: il video diffuso dai media libici

Osama Njeem Almasri, ex comandante della polizia giudiziaria libica, sarebbe stato ripreso mentre aggredisce un uomo in strada a Tripoli. Le immagini sono diffuse dai media libici, e non è chiaro a quando risalgano. A gennaio le autorità italiane avevano arrestato Almasri, su cui pende un mandato di arresto internazionale, ma il governo l’aveva liberato.
A cura di Luca Pons
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Le immagini mostrano una persona con un abito bianco che aggredisce un uomo, lo butta a terra e lo colpisce duramente, più volte, con pugni alla testa. Poi si alza, lo prende a calci e lo trascina. Sul marciapiede restano grandi macchie di sangue. È pieno giorno, e la strada è trafficata. A riportare le immagini sono i media libici, che identificano l'aggressore come Osama Njeem Almasri.

Almasri è l'ormai ex comandante della Rada e della polizia giudiziaria libica, su cui pende un mandato di cattura internazionale, che a gennaio era stato arrestato in Italia e poi scarcerato pochi giorni dopo, per essere riportato a Tripoli su un volo di Stato. Il caso ha portato a un'accusa della procura della Corte penale internazionale e a un'indagine del Tribunale dei ministri, che ha chiesto il rinvio a giudizio dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano.

"Il ricercato internazionale Osama Najim (Almasri, ndr) uccide un cittadino innocente in una strada", ha scritto Almasdar Media, piattaforma di informazione libica che ha diffuso il video. La città in cui avviene l'attacco sarebbe Tripoli, ma non è chiaro esattamente a quando risalgano le immagini, né si conosce l'identità della vittima. La Ong Refugees in Libya, che ha rilanciato le immagini, ha detto che si tratterebbe di un evento "successo di recente", e ha ricordato la liberazione di Almasri decisa dal governo italiano, chiedendo: "Chi sarà considerato responsabile mentre continua a uccidere e terrorizzare cittadini libici innocenti, inclusi rifugiati e migranti?"

Le immagini hanno attirato l'attenzione anche di Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, che ha commentato sui social: "Almasri, l’uomo accusato dalla Corte penale internazionale di torture, stupri e crimini contro l’umanità, è stato ripreso a Tripoli mentre uccide un uomo a pugni in strada. Giorgia Meloni, guarda chi hai liberato!".

Meloni, ha insistito Bonelli, "non può continuare a nascondersi ed è giusto che i suoi ministri a partire da Nordio siano sotto processo venga subito in Parlamento per aver liberato un criminale che oggi uccide davanti alle telecamere". Anche Giuseppe Conte ha attaccato: "Giorgia le hai viste quelle immagini? Un briciolo di coscienza ti è rimasta? Così solerte e ciarliera nella propaganda di governo, su Almasri non hai nulla da dire? Perché non spieghi agli italiani se siete sotto ricatto? Parli spesso di ‘credibilità' dell’Italia sul piano internazionale, ma questo vostro comportamento ha esposto l’Italia – culla del diritto anche internazionale – a una infamante vergogna mondiale".

Come detto, il caso Almasri finora ha avuto più di un risvolto giudiziario per il governo Meloni, che non è mai riuscito a dare una versione chiara e univoca dei fatti. Il procedimento alla Corte penale internazionale è ancora in corso, e la procura ha chiesto che venga emesso un "accertamento formale di inadempienza" per non aver rispettato il trattato che impegna l'Italia a collaborare con la Cpi. Per quanto riguarda il Tribunale dei ministri, sarà il Parlamento (la Camera per il ministro Nordio, che è eletto, e il Senato per Piantedosi e Mantovano che non lo sono) a decidere sul rinvio a giudizio, con tutta probabilità facendo cadere le accuse nel nulla.

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