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A Twitter non piace Berlusconi: “persi” 10 mila followers

Ieri, il Cavaliere ha detto che non sa se continuerà ad usare il social network nella sua campagna elettorale: “Troppa cattiveria”. Oggi, la fuga dei followers (fake) dal suo profilo. Erano parte dei 70mila rimediati tra Natale e Capodanno.
A cura di Biagio Chiariello
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L'approdo di Berlusconi su Twitter è coinciso con una serie di misteri. Innanzitutto quello della moltiplicazione dei followers: una vera e proprio impennata di "seguaci" nella notte di San Silvestro per @berlusconi2013, il profilo curato dai "volontari digitali" simpatizzanti del Cavaliere. Da 7mila sono passati a 70mila, un balzo che ha alimentato una serie di ironie e di sospetti tra gli utenti della piattaforma di microblogging. Poi nella serata di domenica è arrivato quel tweet contro Rai3 che «fa cag… La Gabbanelli (Milena, il cui vero cognome è in realtà Gabanelli, ndr) sembra la Bindi. Servi della sx e delle banche. Le porcate della sinistra mai eh?». Pronta, però, la smentita degli stessi "volontari digitali": «quelle frasi non le abbiamo state scritte noi, si è trattato di un fotomontaggio». Una replica che però non è arrivata in tempo a frenare l'ondata di retweet del messaggio "incriminato". Il risultato è che Berlusconi si è sentito offeso dell'atteggiamento degli utenti del social network e, in un'intervista  a TgCom a proposito del ruolo di Twitter nella sua campagna elettorale in vista delle elezioni politiche, ha detto: «Ho visto troppa cattiveria, una risposta su Twitter scatena un universo di risposte negative, non so se lo userò».

Oggi è tornato in auge il caso dei presunti followers "fake" . Più che presunti, a dire il vero, dal momento che, se qualche giorno fa il numero era fermo a 76 mila, oggi Berlusconi "ha deciso" per un defollowers di massa: diecimila in meno. Anche perché lo staff dell'ex premier deve aver fatto un giro su Twitter Audit, sito che controlla l’affidabilità di un profilo, e appurato che l’account ha un pessimo 33 per cento. Insomma, la maggior parte dei "fan" di Silvio è davvero finta.  «Ci hanno fatto uno scherzo – spiega il responsabile internet del Pdl Antonio Palmieri a Repubblica– ci sono siti dove pagando pochissimo, e senza conoscere la password, puoi comprare follower per un account senza che chi lo gestisce ne sappia niente». Palmieri ha provato a chiarire anche le polemiche sul caso Rai3-Gabanelli, adducendo il fatto che il PdL ha deciso di ingaggiare ben 2 mila "volontari digitali”. «Abbiamo arruolato…. ehm, si sono palesate tantissime persone che hanno messo a disposizione della campagna i loro profili, i loro blog. Li usiamo per diffondere i materiali, per rimotivare le persone». Forse, però, qualcuno di loro è davvero troppo motivato.

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