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La fine di Israele in nome del suprematismo

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Se dovessimo ricordare il 2025 per le notizie che hanno segnato il mondo, Gaza e la Palestina occuperebbero il centro della memoria collettiva. È stato un anno iniziato con le speranze dell’accordo di fine gennaio — contestuale all'insediamento di Donald Trump — e proseguito con il fallimento annunciato appena dopo la "Fase 1", perché la "Fase 2" prevedeva il ritiro dell'IDF dalla Striscia di Gaza. Israele ha ripreso i bombardamenti, dando continuità a un genocidio iniziato dopo il 7 ottobre 2023 che non ha mai trovato una reale interruzione.

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Abbiamo vissuto un’estate di mobilitazione internazionale senza precedenti, culminata con la vicenda della Global Sumud Flotilla. Le imbarcazioni, piene di attivisti provenienti da ogni parte del mondo, sono state bloccate e attaccate da droni — ufficialmente non rivendicati dall'IDF — prima ancora di raggiungere la costa, ancora in acque internazionali. L'esito è stato brutale: arresti, percosse, umiliazioni e rimpatri forzati. L’Italia si è trovata al centro di questa ondata di mobilitazione. La reazione al blocco della prima imbarcazione è stata immediata e insolita per il nostro Paese: manifestazioni spontanee hanno riempito le piazze davanti alle stazioni e ai luoghi simbolo da Roma a Milano, da Torino a Napoli fino a Bologna. Un movimento solidale confluito poi nella grande manifestazione di inizio ottobre, portando in piazza oltre un milione di persone.

Poi, a fine ottobre, la firma di Sharm el-Sheikh ha segnato uno spartiacque. Con quell'accordo, l'attenzione globale è crollata. La retorica della "pace raggiunta" ha avuto l'unico effetto di dichiarare conclusa la fase acuta dell'operazione militare e di smobilitare le piazze internazionali. Eppure, a Gaza il genocidio non si è fermato; ha semplicemente assunto altre forme. Oggi a uccidere è l'inverno: le piogge torrenziali e il freddo devastano un territorio costiero ed esposto alle bufere, dove la mancanza di ripari sicuri diventa letale, specialmente per i bambini. Una tragedia che noi di Fanpage.it abbiamo documentato, nel silenzio di molti  altri media nazionali e internazionali.

Mentre il mondo guarda altrove, Israele prosegue il suo piano: l'eliminazione del popolo palestinese o la sua relegazione in aree chiuse, simili alle riserve dei nativi americani. Riserve di povertà, segregazione e violenza strutturale. Lo stesso accade in Cisgiordania, dove le demolizioni continuano e i coloni agiscono indisturbati. Pochi giorni fa, in una città della Cisgiordania, un uomo è stato investito e ucciso da un'auto di coloni che sfrecciava nel centro abitato; la sua unica colpa era camminare nei pressi della propria casa.

In questa deriva, Israele ha scelto l'isolamento, circondato solo da pochi fedelissimi nella sua battaglia contro il mondo arabo. La svolta suprematista si riflette anche nella guerra alle organizzazioni umanitarie: una riforma legislativa approvata nei mesi scorsi punta estromettere le ONG dai territori palestinesi, eliminando testimoni scomodi.

Se Israele e i suoi politici avessero amici reali, questi consiglierebbero di frenare. Invece, Israele è circondato da sudditi — come l'Italia, totalmente succube — o da alleati che accelerano il disastro, come gli Stati Uniti di Trump. Questa spirale di violenza, suprematismo e guerra permanente non si fermerà a breve. Tuttavia, proprio nel momento in cui Israele crede di scrivere la sua pagina più importante attraverso la forza militare, ha iniziato a scrivere la fine della sua storia.

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Il podcast daily di Valerio Nicolosi per Fanpage.it: ogni mattina alle 7, una finestra sul mondo per capire cosa davvero sta accadendo. Politica estera, conflitti internazionali, migrazioni, politica interna e tematiche sociali raccontate dal giornalista con chiarezza e approfondimento. Con la voce di esperti e reportage direttamente dal campo - Palestina, Ucraina, Mediterraneo, Africa, Stati Uniti, America Latina e molto altro - SCANNER porta le storie dove accadono, per offrirti ogni giorno un’informazione completa, immediata e dal vivo.

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