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Global Sumud Flotilla in rotta per Gaza, L'Italia si sfila: Attesa per l'Intervento di Israele
Il limite delle 150 miglia è stato superato. La fregata italiana "Alpino" ha comunicato il suo ritiro, lasciando le oltre 50 imbarcazioni civili della "Flotilla" in rotta verso Gaza senza la protezione o il monitoraggio ravvicinato della Marina Militare italiana. L'annuncio, avvenuto ieri sera, segna un momento cruciale: gli attivisti a bordo sono ora soli di fronte all'attesa operazione della marina israeliana.
Il racconto minuto per minuto offerto da "Scanner", con gli audio degli attivisti, descrive un clima di tensione crescente. L'evoluzione della situazione è dominata dall'imminenza dell'intervento militare annunciato da fonti israeliane.
La Mossa di Israele: Intercettazione e Shayetet 13
Ieri sera l'ANSA, citando media israeliani, ha rilanciato un dispaccio inequivocabile sui piani di Tel Aviv. La Marina israeliana si sta preparando a prendere il controllo in alto mare delle imbarcazioni, entrate ormai nel raggio d'intercettazione dell'esercito.
Per l'azione è prevista la partecipazione dell'unità speciale Shayetet 13, nota per la sua esperienza negli assalti anfibi e marittimi. Fonti militari, come riportato dalla tv pubblica Kan, hanno delineato la strategia: gli attivisti saranno trasferiti su una grande nave militare, mentre le imbarcazioni della Flotilla verranno rimorchiate verso il porto di Ashdod.
Non è esclusa la possibilità che alcune di queste navi civili possano persino essere affondate in mare. La posizione di Israele è netta: la Flottiglia non sarà in alcun modo autorizzata ad accedere alle acque della Striscia di Gaza.
La Flottiglia Prosegue Nonostante gli Inconvenienti
Nonostante l'ombra dell'imminente intercettazione, il viaggio prosegue. L'attenzione si è concentrata sulla nave "Alma" della Flotilla, che ha avuto alcuni problemi tecnici proprio mentre un vascello militare israeliano le girava attorno, apparentemente come avvertimento o per monitoraggio.
Tuttavia, al momento le imbarcazioni civili non hanno invertito la rotta e continuano il loro cammino verso Gaza, portando avanti la loro missione malgrado le difficoltà e l'alto rischio di un'operazione di abbordaggio in acque internazionali. L'attenzione della comunità internazionale è puntata sulla sorte degli attivisti e delle loro navi nelle prossime ore.