Segui Gioventù Meloniana - Dentro l'inchiesta.
Ascolta il Podcast che entra dentro l’inchiesta sulla giovanile di Fratelli d’Italia.

Questa storia comincia un giorno di settembre, quando Selena – con l'alias di "Serena", una giovane di destra appassionata di politica – si presenta a un convegno in un elegante hotel romano. L'obiettivo è infiltrarsi tra i militanti di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d'Italia. Non è lì per i discorsi sui destini d'Europa, ma per avvicinare i ragazzi del partito. La sua strategia è piuttosto semplice: individuare i giovani di Fratelli d'Italia e instaurare un primo contatto. Così, quando un gruppetto esce nel cortile, Selena lo segue, si siede non lontano e accende una sigaretta. Inizia ad ascoltare.
C'è un ragazzo che elogia la croce celtica, simbolo per eccellenza del neofascismo, ostentata da un suo compagno. Discorsi di questo tipo sono la conferma di una profonda discrepanza tra l'immagine pubblica di Gioventù Nazionale, presentata come un gruppo di giovani moderati, e la realtà di sovrapposizione con ambienti radicali.
Ma per provarlo non basta sentire qualche discorso. Bisogna diventare parte della loro comunità per capire chi sono davvero, cosa pensano e cosa li anima.
Il primo contatto è un successo. Selena si presenta come Serena, laureata in giurisprudenza e appena trasferita a Roma per uno stage. Inizia ad andare agli incontri, a fare aperitivi con i ragazzi del gruppo. Poi la svolta: inizia a scrivere per "Nazione Futura", la rivista dei conservatori e così facendo guadagna sempre più credibilità in quell'ambiente. Tanto che le vengono aperte le porte di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, l'occasione perfetta per avvicinare i dirigenti di Gioventù Nazionale.
Ad Atreju, Selena incontra un altro militante con un "passato nero". Un ragazzo che si definisce moderato, ma ammette di essere stato in passato in CasaPound. Il suo ruolo, oggi, è molto delicato: scrive dossier per i parlamentari del partito. È qui, tra i giardini di Castel Sant'Angelo, che Selena osserva un gesto di cameratismo: il "saluto gladiatorio".
È proprio ad Atreju che Selena viene invitata in auto con Patrizio Silvestroni, figlio di un senatore di Fratelli d'Italia, e altri tre ragazzi per andare a Colle Oppio, storica sede del Movimento sociale italiano. Si trova a pochi passi dal Colosseo, è un luogo dal profondo significato storico per la destra romana, dove si è formata gran parte della classe dirigente del partito, compresa Giorgia Meloni. Non ci si entra facilmente, se non si è conosciuti nell'ambiente. Soprattuto a certi eventi.
Una volta all'interno, Selena scopre la ragione di tanta segretezza: un concerto di una band di rock identitario, gli Aurora. Non è permesso scattare foto o filmare quello che avviene durante la serata e il motivo è semplice: questo evento è il momento in cui i militanti si sentono liberi di esprimersi. Ed è qui, in una stanza buia e stretta, che Selena registra tutti i saluti romani che vengono fatti.
Passano le settimane e Selena continua a frequentare luoghi e persone che ruotano attorno a Gioventù Nazionale. Si guadagna sempre più fiducia e a un certo punto Piermarco Silvestroni, l'altro figlio del senatore, le propone di aprire e coordinare una sede del movimento. Oppure di essere comunque inserita in uno dei gruppi che rispondono ad Andrea Piepoli, un dirigente nazionale molto stimato dai vertici. Selena è ufficialmente dentro e dall'interno potrà capire ancora meglio come si struttura Gioventù Nazionale.
Durante una cena, Piermarco le confida la delle tensioni tra le correnti del partito a Roma: quella tradizionale dei "Gabbiani" di Fabio Rampelli e quella più moderna e "meloniana". Quest'ultima, quella che più sembra aver fatto i conti con il passato, è quella che Selena sta frequentando. La giovane responsabile Flaminia Pace, nel mito della premier, l'accoglie con entusiasmo, invitandola a far parte del circolo di Pinciano.
La missione di Selena, quella di capire il vero volto del partito, sta per entrare nel vivo.