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Pisa, disabile deriso e filmato a scuola dai compagni: video finisce su Facebook

Protagonisti degli episodi di bullismo contro un loro coetaneo disabile sono stati alcuni studenti di una prima classe di un istituto superiore di Pontedera, in provincia di Pisa, ora sospesi dalla scuola. Gli episodi sarebbero andati avanti per mesi fino a quando la vittima non ha rivelato ai genitori si essere stato filmato.
A cura di Antonio Palma
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Umiliato, deriso e insultato dai compagni di classe che insieme facevano branco approfittandosi di lui solo perché disabile. È quanto accaduto  in una prima classe di un istituto superiore di Pontedera, nel Pisano, dove ora alcuni ragazzini protagonisti della storia sono stati sospesi. Come racconta il quotidiano Il Tirreno, la vicenda sarebbe andata avanti per mesi ed è stata scoperta solo quando il disabile ha raccontato ai familiari che in aula qualche compagno lo riprendeva con il cellulare.  Qualcuno in classe infatti aveva pensato anche a riprendere in un video le prese in giro e le risate dei compagni della vittima. Il filmato era stato poi condiviso tra i giovani studenti ed infine era finito online su Facebook dove i famigliari del ragazzino lo hanno scoperto.

Dopo la rivelazione del figlio, infatti, i genitori avevano iniziato a monitorare i profili dei compagni scoprendo il filmato incriminato. La famiglia della vittima quindi si è subito rivolta al dirigente scolastico e contemporaneamente ha pensato di tutelarsi legalmente. Il primo risultato è stata la rimozione del video dal noto social network e la sospensione per circa due settimane della studentessa che aveva pubblicato il video. L’istituto inoltre ha previsto provvedimenti disciplinari anche per altri due alunni coinvolti che si vedrebbero nel filmato. La stessa scuola ha convocato subito un consiglio di classe straordinario con insegnanti e genitori per cercare di dare le prime risposte. "Sono minorenni e c’è il rischio dell’emulazione. Faremo una segnalazione oltre a quella della famiglia, nel frattempo abbiamo fatto tutto quello che dovevamo per dare risposte ai genitori dell’alunno disabile e anche per evitare che si ripetano episodi di bullismo" ha spiegato il preside.

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