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Picchia selvaggiamente la ex sfregiandola in maniera permanente, per lui niente carcere

“Pensavo di morire, soffro ancora di incubi e ho telecamere a circuito chiuso davanti alla mia porta. Sono devastata dal fatto che sia un uomo libero dopo tutto quello che mi ha fatto passare” ha raccontato la donna.
A cura di A. P.
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Ha aggredito selvaggiamente la sua ex fidanzata, picchiandola furiosamente fino a lasciarla in una pozza di sangue e con ferite permanenti al volto ma nonostante sia stato riconosciuto colpevole di aggressione e lezioni personali, eviterà il carcere. È la storia di Damian Bridge, 40enne britannico condannato da un tribunale locale  a 18 mesi ma con sospensione della pena e 18 mesi di ordine restrittivo di divieto di avvicinarsi alla donna. "Sono sopravvissuta al suo attacco, ma la giustizia non ha fatto il suo corso. Sono stata lasciata con cicatrici mentali e fisiche: lui dovrebbe essere rinchiuso" ha spiegato la vittima dell'aggressione , la 40enne Justine Wood, che dagli attacchi ha riportato una mascella fratturata, un lungo squarcio lungo tutto il naso e varie altre ferite su tutto il corpo.

Justine e Damian erano diventati una coppia nell'agosto 2012 dopo essersi conosciuti qualche anno prima. Poco dopo però erano iniziate le prime violenze per problemi di convivenza: lui alzava le mani per ogni piccolo rimprovero e infine le avrebbe anche imposto di non uscire di casa  senza di lui. Quando la dona si è decisa a lasciarlo però è scattata l'aggressione più violenta che ha lasciato la donna esanime. "Pensavo di morire, soffro ancora di incubi e ho telecamere a circuito chiuso davanti alla mia porta. Sono devastata dal fatto che sia un uomo libero dopo tutto quello che mi ha fatto passare" ha concluso la donna.

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