340 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pedofilia e abusi nella chiesa, la Cei introduce l’obbligo di denuncia alle autorità civili

La conferenza episcopale italiana, nell’aggiornamento delle sue linee-guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, ha introdotto l’obbligo di denuncia in caso di religiosi per i quali, in seguito a un’indagine preventiva, si confermi una verosimiglianza delle accuse di pedofilia o abusi.
A cura di Antonio Palma
340 CONDIVISIONI
Immagine

Non solo l'obbligo di denuncia alle autorità vaticane, nel caso si venisse a conoscenza di casi di abusi o pedofilia che riguardano religiosi, le autorità ecclesiastiche hanno il dovere morale di informare anche le autorità civili competenti. È quanto mette nero su bianco la Cei, la conferenza episcopale italiana, nell’aggiornamento delle sue linee-guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, appena approvate dall’assemblea generale che è riunita da lunedì in Vaticano. In pratica la Cei rende proprie le regole approvate dal summit delle diocesi mondiali dello scorso febbraio e rende ancora più stringenti le indicazioni espresse con il Motu proprio da Papa Francesco per la Santa Sede. Nel dettaglio, secondo l'indicazione Cei, c'è obbligo di denuncia in caso di "clerici e religiosi per i quali, in seguito a un’indagine preventiva, si confermi una verosimiglianza delle accuse di pedofilia o abusi".

Si tratta di un "grande passo in avanti", ha confermato il responsabile della Commissione Cei per la tutela dei minori, Lorenzo Ghizzoni, spiegando: "Dichiariamo che siamo disposti alla massima collaborazione con le autorità civile: benché l’autorità ecclesiastica non abbia un obbligo giuridico di denunciare, però noi abbiamo deciso, e l’assemblea ha approvato, di vincolarci ad un obbligo morale. Per cui, dopo aver ricevuto una segnalazione, presentiamo un esposto e lo trasmettiamo all’autorità competente". Il primo passaggio dunque è verificare la verosimiglianza di quello che viene detto per evitare le false accuse. Successivamente "vengono raccolti i vari elementi, che vengono comunicati alla Congregazione per la Dottrina della fede, la quale darà disposizioni su come avviare, o non avviare, il processo", contemporaneamente però, questa la grande novità, si è chiamati a fare  anche un esposto all’autorità civile. Per vescovi e prelati che dovessero occultare, scattano le procedure canoniche, anche penali, come previste nell’ultimo motu proprio di Papa Francesco.

340 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views