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Papa: “Anche Gesù e la sua famiglia furono profughi, accogliamoli e rispettiamoli”

Il Pontefice durante l’Angelus ha ribadito l’importanza dell’accoglienza di profughi e immigrati invitando i cristiani a non dimenticare che anche Gesù e la sua famiglia furono costretti a scappare dal proprio Paese di origine.
A cura di Antonio Palma
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“Giuseppe, Maria e Gesù sperimentarono la condizione drammatica dei profughi, segnata da paura, incertezza, disagi” con queste parole Papa Francesco durante l’Angelus a Piazza San Pietro ha voluto ricordare che un buon cristiano non deve dimenticare che anche la Santa Famiglia fu costretta a fuggire dal suo Paese. Le difficoltà che incontrarono Gesù, Maria e Giuseppe per il Pontefice devono servire a ricordarci il “dramma di quei migranti e rifugiati che sono vittime del rifiuto e dello sfruttamento, della tratta delle persone e del lavoro schiavo”. “Quasi ogni giorno la televisione e i giornali danno notizie di profughi che fuggono dalla fame, dalla guerra, da altri pericoli gravi, alla ricerca di sicurezza e di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie” ha sottolineato Papa Francesco, ricordando che le loro aspettative sono  “legittime anche quando si scontrano con situazioni complesse e difficoltà che sembrano a volte insuperabili”. Bergoglio ha sottolineato inoltre che accogliere e amare è fondamentale, mentre spesso i profughi e gli immigrati anche quando “trovano lavoro, non sempre incontrano accoglienza vera, rispetto, apprezzamento dei valori di cui sono portatori”.

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