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Roma, Palazzo Barberini riparte dal Narciso di Caravaggio e inaugura 11 nuove sale

È la riflessione sull’identità, ossessione degli artisti di ogni epoca, al centro della mostra “Eco e Narciso”, allestita a Palazzo Barberini di Roma dal 18 maggio al 28 ottobre, che indaga il tema del ritratto e dell’autoritratto attraverso 37 opere di 25 artisti provenienti dalle collezioni delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini e del Maxxi.
A cura di Redazione Cultura
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L'opera di Michelangelo da Caravaggio che ritrae Narciso specchiarsi nelle acque e scorgere la propria inquietante ombra. È la riflessione sull'identità, ossessione degli artisti di ogni epoca, al centro della mostra "Eco e Narciso", allestita a Palazzo Barberini di Roma dal 18 maggio al 28 ottobre, che indaga il tema del ritratto e dell'autoritratto attraverso 37 opere di 25 artisti provenienti dalle collezioni delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini e del Maxxi. Scopo dell'esposizione è inaugurare difatti per la prima volta 11 nuove sale, occupate per lungo tempo dal Circolo Ufficiali delle Forze Armate, e finalmente restaurate dal 2015 al 2017, per un totale di 750 metri quadrati di percorso espositivo che da Caravaggio arriva a Giulio Paolini.

In questo viaggio tra le epoche, è innegabile quanto gli stessi spazi del Palazzo, con il loro pregio artistico e il valore storico, entrino in stretta relazione con le opere della mostra, curata da Flaminia Gennari Santori e Bartolomeo Pietromarchi: accade per esempio nella Sala Pietro da Cortona dove la magnificenza del soffitto affrescato con il Trionfo della Divina Provvidenza incontra le 24 fotografie de Le Ore di Luigi Ontani, con l'immagine dell'artista che si moltiplica in modo teatrale, o nella Sala dei Marmi con il busto di Urbano VIII di Gian Lorenzo Bernini posto al centro tra le due grandi tele Pape e Mao, firmate da Yan Pei-Ming.

Il pubblico scoprirà la complessità del femminile declinata secondo varie interpretazioni: il ritratto di Beatrice Cenci, attribuito a Guido Reni, simbolo di ribellione e innocenza abusata, i libri cuciti di Maria Lai, le figure di Large Dessert, l'installazione di Kiki Smith, a confronto con i pastelli di Benedetto Luti e Rosalba Carriera, gli enigmi della memoria nel video Illusions and Mirrors di Shirin neshat interpretato da Natalie Portman.

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