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Occupy Wall Street: le proposte degli indignados al G20

In vista del G20 gli indignados di Occupy Wall Street hanno sfilato chiedendo l’istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie. Il movimento non si ferma e utilizza la notte di Halloween per portare in scena la protesta contro le banche.
A cura di Susanna Picone
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Occupy Wall Street: le proposte degli indignados al G20

Sono trascorsi ormai dei mesi dall’inizio della protesta degli indignados di Occupy Wall Street e sono ormai delle settimane che il movimento continua a promettere, e in effetti tanti di loro stanno mantenendo questa promessa, di non fermarsi qui e di non vanificare la strada fatta finora.

Ancora oggi, a pochi passi da Wall Street – il simbolo contro il quale si scaglia la protesta globale – ci sono le tende degli indignados, stabili a Zuccotti Park nonostante la neve che ha colpito l’America e i frequenti sgomberi, forzati o meno, della polizia.

Una protesta che non si ferma solo a New York: quello di Zuccotti Park non è infatti l’unico presidio ancora in vita dopo la manifestazione globale dello scorso 15 ottobre. Sono diverse le proteste che ancora continuano nel mondo, tra le tante, quella di Londra dove gli indignados si sono accampati di fronte alla cattedrale di Saint Paul e quella di Francoforte con i manifestanti davanti alla sede della Bce.

Le prime proposte concrete di Occupy Wall Street

“ Non ho alcun dubbio sul fatto che resteremo qui per tutto l'inverno. Anche se il movimento dovesse disperdersi, ormai la fiamma è stata accesa. ”
Un membro di OWS
La “novità” rispetto all’inizio delle proteste , caratterizzate sempre – tra l’altro – dalla spontaneità e dalla mancanza di leader e di “programmi” veri e propri, consiste nella volontà di muoversi in maniera più concreta e, forse, rumorosa.

Ecco allora che il movimento inizia ad avanzare le prime proposte specifiche: a pochi giorni dall’inizio del nuovo vertice del G20 a Cannes, gli indignados hanno marciato chiedendo ai capi di Stato l’istituzione di una “Robin Hood tax”, una tassa dell’1 per cento su tutte le transazioni finanziarie e gli scambi di valuta.

Delle proteste concrete che – qualche manifestante inizia a temerlo – potrebbero segnare l’inizio della perdita di “spontaneità” dello stesso movimento. In ogni caso il gruppo continua a muoversi, a manifestare e, addirittura, ad “usare” la festa di Halloween rubando la scena a streghe e fantasmi per far scendere in piazza proprio i banchieri. Gli indignados hanno infatti indossato i panni di quest’ultimi per inneggiare, con ironia, al famoso 1% di popolazione rappresentato dai potenti della finanza che detengono la ricchezza e decidono delle sorti del restante 99%.

Occupy Wall Street: banchieri in piazza

La notte di Halloween secondo Occupy Wall Street

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