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Norvegia, scoperta la tomba di un guerriero vichingo: era sepolto in una barca

La barca tombale è stata rinvenuta nella città di Trondheim, e ora gli archeologi sono a lavoro per scoprire di più sull’uomo sepolto nella barca insieme al suo scettro.
A cura di Federica D'Alfonso
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Una delle navi di Skuldelev (Museo delle navi vichinghe, Roskilde, Danimarca).
Una delle navi di Skuldelev (Museo delle navi vichinghe, Roskilde, Danimarca).

Durante i lavori di riqualificazione della piazza centrale della città di Trondheim, in Norvegia, è stata rinvenuta una barca tombale vichinga: un ritrovamento del tutto inaspettato, ma che contribuisce a illuminare gli studi sul periodo più arcaico delle popolazioni nordiche.

All'interno della barca sono stati rinvenuti dei resti umani e alcuni oggetti personali che fanno ipotizzare l'appartenenza della sepoltura ad un capoclan o a un guerriero molto in vista: insieme ai resti di un vaso e di un cucchiaio, è stata trovato un piccolo scettro.

Ora gli archeologi del Norwegian Institute for Cultural Heritage Research sono a lavoro per stabilire l'esatta datazione del reperto e soprattutto per scoprire di più sui resti umani rinvenuti all'interno dell'imbarcazione. Lo stato di conservazione del corpo è molto compromesso, dunque dovranno essere effettuati dei test del DNA per essere sicuri al cento per cento che si tratti di un essere umano, ma fino ad ora non sembrano esserci dubbi: le ossa, così come la stessa barca, sono rivolte da nord a sud come nelle più comuni cerimonie funebri conosciute.

Inoltre, dai primi rilievi e grazie anche ai numerosi oggetti trovati “a bordo”, gli studiosi hanno ipotizzato che la nave risalga all'Età del ferro, dunque ad un periodo compreso fra il VII e il X secolo a. C.

Nave di Gokstad conservata presso il museo di Oslo.
Nave di Gokstad conservata presso il museo di Oslo.

Potrebbe trattarsi di un tipo di imbarcazione molto più antica delle ben più note “drakkar” di Oseberg e Gokstad, anche se le sue caratteristiche sono molto simili: molto stretta e slanciata, lunga circa 4 metri, adatta per la navigazione in acque basse e ideale per sbarcare velocemente a riva.

Ma la sua funzione va oltre la semplice navigazione: i vichinghi credevano nella vita dopo la morte, ed era uso comune seppellire i defunti insieme ai suoi oggetti personali. Le personalità importanti, come i sovrani e i guerrieri, venivano solitamente sepolti in delle vere e proprie navi che diventavano così anche una tomba: quella di Trondheim sembra essere una sepoltura a tutti gli effetti, la prima in assoluto rinvenuta in questa zona della Norvegia.

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