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Nonna pirata in bici investe coetanea e fugge, la vittima la riconosce in Chiesa

La vittima ha denunciato la coetanea e il caso è finito in Tribunale dove la ciclista è stata condannata a otto mesi di reclusione.
A cura di A. P.
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Avrebbe investito in strada una sua coetanea mentre era in bici, facendola cadere rovinosamente a terra e poi fuggendo senza prestare soccorso. Il destino però ha voluto che la nonna pirata, poche settimane dopo e quando probabilmente ormai si sentiva al sicuro, si ritrovasse faccia a faccia con la vittima nel posto in cui meno si sarebbe aspettata di trovarla: in chiesa durante una messa. Da allora sono iniziati i suoi guai perché è stata riconosciuta e denunciata ed è finita a processo. Come racconta Repubblica, la storia è avvenuta a Ravenna e risale a qualche tempo fa, ma solo nei giorni scorsi si è giunti a una sentenza che ha visto la settantenne in bici condannata  a otto mesi di reclusione.

Tutto è  iniziato in strada con la settantenne che urta in bici l'altra nonnina facendola cadere.  Da qui però le versioni divergono: l’accusa sostiene che la donna in bici  non si sarebbe fermata a prestare aiuto, mentre la difesa sostiene il contrario. Entrambe però vanno via. Poche settimane dopo però si rincontrano per caso in chiesa durante la messa pomeridiana e la vittima, accompagnata anche dalla figlia, riconosce l'investitrice e decide di denunciarla e la vicenda finsce in Tribunale

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