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No Tav, nuove mobilitazioni e proteste contro gli espropri

In occasione degli espropri temporanei per il cantiere della Tav Torino Lione i gruppi No Tav hanno ripreso la mobilitazione intorno alle recinzioni bloccando anche un tratto dell’autostrada A32, mentre i proprietari vengono chiamati davanti ai cancelli per le trattative dei rimborsi.
A cura di Antonio Palma
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In occasione degli espropri temporanei per il cantiere della Tav Torino Lione i gruppi No Tav hanno ripreso la mobilitazione intorno alle recinzioni bloccando un tratto dell'autostrada A32, mentre i proprietari vengono chiamati davanti ai cancelli per le trattative dei rimborsi.

E' ricominciata questa mattina la mobilitazione dei movimenti no Tav in Val Di Susa in occasione degli espropri temporanei per allargare il cantiere della ferrovia alta velocità Torino Lione. Mentre venivano chiamati uno ad uno i proprietari dei terreni  intorno al cantiere di Chiomonte per iniziare le trattative per gli indennizzi degli espropri, un gruppo di manifestanti ha bloccato nuovamente l'autostrada A32 Torino Bardonecchia all'altezza di Chianocco dove già si erano verificati gli contri più duri,  mentre altri gruppi stanno inscenando proteste davanti alle recinzioni del tunnel esplorativo della Tav.

Questa notte raduno davanti al cantiere – La mobilitazione dei gruppi no Tav era iniziata già questa notte con una fiaccolata intorno alle recinzioni del cantiere della Torino Lione dove un nutrito gruppi di manifestanti ha trascorso la notte sotto la neve. Questa mattina invece, con l'inizio degli espropri, gli attivisti si sono radunati a Giaglione per poi dividersi in vari gruppi verso l'autostrada e verso il cantiere. I No Tav hanno annunciano per oggi manifestazioni in tutta Italia con lo slogan "No Tav in ogni città", raduni e cortei sono previsti da nord a sud con l'appuntamento centrale questo pomeriggio in Valle Clarea.

Occupazione temporanea dei terreni per il tunnel esplorativo – La società italo francese Ltf che si occupa dei lavori spiega che quelli in atto non sono espropri veri e propri ma solo occupazioni temporanee dei terreni per allargare il cantiere e che dovrebbero concludersi entro quattro anni, il tempo necessario per concludere lo scavo del tunnel esplorativo. I proprietari interessati sono una settantina tra cui anche Luca Abbà il manifestante caduto dal traliccio dell'alta tensione e ferito gravemente nelle proteste di qualche mese fa proprio contro la recinzione preventiva dell'area.

I manifestanti continuano le proteste davanti alle recinzioni – Le proteste continuano Gli interessati questa mattina vengono chiamati al cancello della centrale elettrica di Chiomonte dai tecnici della Ltf insieme ai loro avvocati e periti di parte per stabilire le metrature e le valutazioni dei rimborsi. Tra gli altri entrerà anche uno dei leader dei No Tav, Alberto Perino, che ha ricevuto la delega proprio da Abbà impossibilitato a presentarsi. Intanto gli altri manifestanti continuano le proteste fuori dalle recinzioni con comizi, slogan e urla guardati a vista dalle Forze dell'ordine in assetto antisommossa.

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