Nell’Aula di Montecitorio nessuno vuole sedersi a Destra. Neanche il Pdl
E' passato quasi un mese dalle elezioni politiche. Un governo ancora non c'è, lo sappiamo. Ma non lo si capisce solo dalla crisi politica che attanaglia il Paese e dalle difficoltà dei tentativi di reazione di Bersani & c. In effetti basta guardare all'Aula della Camera per capire che deputati, vecchi e nuovi, ancora non si sono abituati all'idea del nuovo esecutivo. In molti infatti fanno davvero fatica a trovare una posizione tra i banchi di Montecitorio. O meglio, come riportato da La Stampa, rifiutano di sedersi a destra. Insomma, se in questi giorni si guarda all’emiciclo viene facile pensare ad un'Italia per la quale i vari Almirante, Rauti, Fini sono solo un lontanissimo ricordo. Sembra che anche il principale partito di centrodestra, il PdL, si sia spostato verso il centro. Tanto che alla prima seduta il capogruppo del Pd Roberto Speranza si è ritrovato dietro al segretario del Pdl Angelino Alfano. La decisione del movimento di Silvio Berlusconi viene spiegata dal deputato Gregorio Fontana: "Noi facciamo parte del PPe, siamo dei moderati". Fatto sta che oltre il PdL non c'è nulla. E dire che tra quegli scranni ci starebbe bene i deputati di Fratelli d’Italia, il movimento nato da Giorgio Meloni e Guido Crosetto. Ma ora fanno parte del Gruppo Misto. Chiaramente Pd e Sel hanno chiesto la parte sinistra dell'emiciclo e non intendono rinunciarvi. Così, come prosegue La Stampa, il deputato Stefano Dambruoso di Scelta Civica, avrebbe proposto al Movimento 5 Stelle di occupare quei banchi che furono dell'Msi. La risposta dei grillini? "No grazie, rifiuto e vado … al centro ". Risultato: centro sovraffollato e lato destro deserto.