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Vida e Vincenzo uccisi dal gas nel garage, il papà del 24enne: “Fatemelo riabbracciare, voglio vederlo”

Il rione Kennedy di Secondigliano sconvolto dalla tragedia. La disperazione del padre di Enzo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Fatemelo vedere, voglio salutarlo per l’ultima volta". Sono le parole cariche di disperazione e dolore di Alfredo, il papà di Enzo Nocerino, il ragazzo 24enne ritrovato senza vita ieri mattina, assieme alla sua fidanzata Vida Shahvalad, studentessa universitaria 21enne, in un garage privato in I Traversa Fossa del Lupo, al Rione Kennedy di Secondigliano. I due giovani sono morti, probabilmente, per aver respirato le esalazioni tossiche dei gas di scarico della automobile, una Fiat Panda rossa, rimasta accesa all'interno del box dove i due ragazzi si erano appartati, forse per riscaldarsi o per ascoltare musica. Saranno le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, a fare luce sulla tragedia che ha scosso tutto il quartiere.

Il rione sconvolto dalla tragedia, la disperazione del padre di Enzo

"Posso vederlo mio figlio prima che lo portate via?", avrebbe detto Alfredo, ieri mattina, scosso dal dolore e dalla commozione, come riporta Il Mattino, ai carabinieri che si erano recati sul posto. Il dolore immenso per la perdita del figlio è stato straziante. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato proprio il padre, con il quale il ragazzo, web designer, viveva e che aiutava anche nella pizzeria di Fuorigrotta di cui era socio, a ritrovare il corpo senza vita dei due giovani ieri mattina.

Quando è andato nel box di famiglia, dall'interno proveniva ancora il rumore del motore acceso. Alfredo insospettitosi avrebbe aperto la saracinesca, facendo la tragica scoperta. Da lì, la chiamata disperata ai soccorsi, i tentativi di rianimare i due ragazzi. Ma, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Le due giovani vite sono state spezzate nel fiore degli anni per quella che sembrerebbe, secondo le prime ipotesi, una tragica fatalità. I due ragazzi, che si erano appartati nel box, sarebbero rimasti intorpiditi dal monossido di carbonio, senza accorgersene e si sarebbero addormentati, perdendo conoscenza. Purtroppo, si tratta di un gas letale.

Il cordoglio delle istituzioni

Il rinvenimento sarebbe avvenuto attorno alle 8,30 del mattino di ieri, sabato 16 marzo 2024. Il presidente della VII Municipalità Antonio Troiano ha parlato di una "Una tragedia immane, perché si tratta di due giovani vite spezzate, tutto il Consiglio è vicino alla famiglia". Sul posto è arrivato anche il consigliere comunale Pasquale Esposito (Pd), ex consigliere della Municipalità, che a Il Mattino ha spiegato: "Conosco bene il papà e la famiglia, sono onesti lavoratori e il figlio era un ragazzo perbene. Attendiamo l’esito delle indagini, ma mi ha sconvolto sia accaduto a poche centinaia di metri da casa mia. Sono corso subito attirato dal caos delle ambulanze. Una comunità scossa, è triste vedere due vite finire in quel modo".

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