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Un km di pedane solarium sugli scogli a via Caracciolo, ma c’è il tema di sicurezza e pulizia

L’idea di realizzare un km di tavolati sulle scogliere di via Caracciolo, ma serviranno bagnini, chioschi per l’acqua, sicurezza e decoro.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il rendering delle pedane solarium sul Lungomare di Napoli del Dipartimento di Architettura della Federico II / Fanpage.it
Il rendering delle pedane solarium sul Lungomare di Napoli del Dipartimento di Architettura della Federico II / Fanpage.it

Le pedane solarium sul Lungomare di via Caracciolo Napoli potrebbero essere presto una realtà. L'idea è di realizzare circa mille metri quadrati di tavolati in legno ultra-leggero, a basso impatto visivo, semi-invisibili dal mare, ma molto più utili e comodi per chi è sulla terraferma, rispetto alle scogliere frangiflutti attuali. Il progetto è in corso di realizzazione presso il Dipartimento di Architettura dell'Università Federico II di Napoli, guidato da Michelangelo Russo.

Il solarium di Napoli sarà elegante, funzionale, comodo e sicuro. Una volta presentato al Comune di Napoli, il progetto dovrà seguire l'iter amministrativo normale, prima di essere adottato dal consiglio comunale. Palazzo San Giacomo, come anticipato da Fanpage.it, ha spiegato che tutto dovrà essere a costo zero e per questo si cercano mecenati e imprenditori disposti a finanziare l'opera.

L'idea piace molto ai Napoletani, che hanno già avuto i lidi sul Lungomare di via Partenope e via Nazario Sauro nel secolo scorso. Non hanno nascosto l'interesse anche i grandi alberghi del Lungomare. Il tema però che preoccupa tutti è quello della sicurezza e del decoro. Chi controllerà i mille metri quadrati di pedane per impedire che ci siano abusi, violenze e illegalità? Un problema non di poco conto, considerando che gli agenti di Polizia Locale sono pochi e già impegnati in compiti delicatissimi nel resto della città.

Il tema di bagnini e chioschi

Tra le ipotesi circolate in questi giorni c'è quella di poter organizzare un servizio di baywatch, i tradizionali bagnini, che potrebbe essere eventualmente anche esterno o su base volontaria. Altra questione potrebbe essere quella della necessità di studiare eventualmente anche dei punti di ristoro, considerando la vasta estensione dei tavolati. Dei piccoli chioschetti autorizzati, magari, in aggiunta a quelli che già ci sono, per poter comprare una bottiglietta d'acqua nelle giornate di calura.

Per Francesco De Giovanni, ex presidente della I Municipalità di Chiaia-Posillipo-San Ferdinando, oggi consigliere locale, l'idea delle pedane solarium è sicuramente positiva:

C'è una possibilità di riconquista del mare da parte dei napoletani. Una città di mare che non ha disponibilità del mare stesso è un controsenso a cui ci siamo tristemente abituati. Le pedane solarium consentirebbero di rendere nuovamente Napoli una vera città di mare realmente balneabile e non solo uno straordinario sfondo panoramico per i selfie facendo letteralmente volare tutte le attività ad esso collegate.

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