Ucciso per una gomma bucata, 24 anni e 6 mesi al responsabile: tensione in aula tra le famiglie

Condannato a 24 anni e 6 mesi di carcere Emanuele Michele De Luca, il vigilante di 22 anni originario di Napoli, che due anni fa uccise a coltellate il 28enne Domenico Esposito, originario di Acerra, nel parcheggio del Centro Commerciale Vulcano Buono di Nola, nel napoletano. Lo ha deciso la Corte di Assise di Napoli: momenti di tensione in aula tra le famiglie di vittima ed imputato al momento della lettura della sentenza, con la polizia costretta ad intervenire per separare i due gruppi presenti.
La vicenda risale al 29 luglio del 2023, quando una lite tra i duequando una lite tra i due, a cui prese parte anche il padre della vittima, sfociò nell'accoltellamento da parte del 20enne vigilante. Lite che era nata per una gomma bucata ma che era subito dopo degenerata, coinvolgendo la vittima, il padre di quest'ultima, e la guardia giurata. La Procura aveva chiesto l'ergastolo, accusando l'oggi 22enne di omicidio, volontario aggravato da motivi futili e abietti, mentre l'avvocato difensore Mario Griffo aveva chiesto che venisse riconosciuto il reato di eccesso colposo di legittima difesa, l'esclusione dell'aggravante dei futili motivi e il riconoscimento delle attenuanti generiche, con una riduzione di un terzo della pena.
Dopo la lettura della sentenza, le famiglie di imputato e vittima si sono "scambiate" parole pesanti. La madre della vittima ha urlato "è una ingiustizia, voi tra 24 anni riavrete vostro figlio, io il mio l'ho perso". L'intervento della polizia presente davanti l'Aula 114 del Tribunale di Napoli ha evitato che i due "gruppi" venissero a contatto diretto, riportando la calma.