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Ucciso davanti alla chiesa a Torre Annunziata, un fermo per l’omicidio di Francesco Immobile

Carabinieri e Polizia di Stato, in una operazione congiunta, hanno arrestato Gaetano Izzo, ritenuto vicino al clan Gionta e indiziato dell’omicidio di Francesco Immobile, ucciso a colpi di pistola il 12 settembre 2021.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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C'è un altro fermo per l'omicidio di Francesco Immobile, 35 anni – nipote del collaboratore di giustizia Michele Palumbo – ucciso con numerosi colpi di pistola il 12 settembre del 2021, in pieno giorno, all'esterno della chiesa di Sant'Alfonso a Torre Annunziata, nella provincia di Napoli: gli agenti della Questura di Napoli e del commissariato di Torre Annunziata, in una operazione congiunta con i carabinieri del Gruppo Torre Annunziata, hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto – emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli – nei confronti di Gaetano Izzo, ritenuto contiguo al clan Gionta di Torre Annunziata.

Izzo è stato arrestato all'aeroporto di Napoli

Gli inquirenti hanno identificato Izzo al termine di una complessa indagine, condotta tra l'aprile e il luglio di quest'anno e scattata in seguito a una precedente operazione che nel mese di novembre del 2021, due mesi dopo il delitto, ha portato all'arresto di tre persone – tra cui un minorenne di 17 anni – ritenuti implicate nell'omicidio di Immobile. Lo scorso 2 agosto, poliziotti e militari dell'Arma hanno rintracciato Gaetano Izzo all'aeroporto Capodichino di Napoli, dove era appena arrivato dalla Germania, nazione dove, dopo il delitto, si era nel frattempo stabilito. Il gip del Tribunale partenopeo ha convalidato il fermo e Izzo è stato posto in carcere, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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