Trecento km per truffare un’anziana, alla stazione di Salerno lo aspetta la Polizia

Due ore e mezza di treno per arrivare a Lametia Terme, un'altra mezz'ora abbondante per raggiungere Girifalco, piccolo centro da 5mila abitanti della provincia di Catanzaro: sono oltre 300 chilometri in totale, quasi settecento considerando anche il rientro a casa. Una "trasferta" di cui, a quanto pare, si era fatto carico un uomo di Salerno, con un obiettivo ben preciso: raggiungere la casa di un'anziana a cui spillare soldi e gioielli. Al ritorno, però, ha trovato ad attenderlo la Polizia di Stato.
L'uomo è stato fermato nel pomeriggio di martedì scorso, 5 agosto, nella stazione di Salerno. Era appena sceso dal treno proveniente da Lamezia Terme quando si è trovato faccia a faccia con gli agenti della sottosezione locale della Polizia Ferroviaria. Non un controllo a caso, ma un intervento mirato: stavano cercando proprio lui.
Poche ore prima, infatti, era arrivata una segnalazione dai carabinieri della stazione di Girifalco: una 75enne era stata appena truffata. Solita tecnica: qualcuno le aveva telefonato, si era spacciato per nipote, per un carabiniere, forse per un avvocato, e l'aveva convinta a dare tutto quello che aveva per pagare una fantomatica cauzione per evitare che il parente finisse in carcere. L'anziana aveva ceduto ma si era poi resa conto del raggiro e aveva chiamato il 122.
Il truffatore, intanto, si era già dileguato. Seguendo le sue tracce, però, i carabinieri avevano individuato il percorso e lo avevano localizzato sul treno in partenza per Salerno, e avevano quindi diramato la segnalazione ai poliziotti. L'uomo, perquisito, è stato trovato in possesso di gioielli in oro e orologi, che l'anziana ha riconosciuto come i propri.