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Torna il maltempo in Campania, allerta meteo gialla dalle 22 di domenica 9 ottobre per 24 ore

La Protezione Civile: “Rischio frane e allagamenti a causa dei temporali”. L’allerta scatterà stasera e durerà fino alle ore 22 di domani, lunedì 10 ottobre.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Torna il maltempo in Campania. La protezione civile regionale ha emanato un avviso di allerta meteo gialla (rischio moderato) che sarà in vigore dalle ore 22,00 di oggi, domenica 9 ottobre 2022, e per le successive 24 ore, quindi quasi per tutta la giornata di domani, lunedì 10 ottobre. "Su tutta la Campania – scrive la protezione civile – si prevedono precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, puntualmente di moderata intensità, più probabili nella prima parte della giornata di domani". L'avviso di allerta meteorologica è stato diramato a causa del rischio idrogeologico che è connesso alle piogge, che potrebbe causare allagamenti, frane e caduta di massi e alberi.

La Protezione Civile: "Rischio frane e allagamenti"

Si prevede un rischio idrogeologico localizzato con possibilità di fenomeni come allagamenti, inondazioni, ruscellamenti con trasporto di materiale, occasionali fenomeni franosi e caduta massi per effetto della saturazione dei suoli. La protezione civile ha raccomandato a tutti i sindaci di porre in essere tutte le misure previste dai rispettivi piani di protezione civile. Non è escluso che a causa dell'allerta meteo alcuni comuni possano chiudere parchi, giardini o cimiteri per la giornata di domani.

Di seguito le zone della Campania interessate:

  • Zona 1: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana;
  • Zona 2: Alto Volturno e Matese;
  • Zona 3: Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini;
  • Zona 4: Alta Irpinia e Sannio;
  • Zona 5: Tusciano e Alto Sele;
  • Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento;
  • Zona 7: Tanagro;
  • Zona 8: Basso Cilento.

Principali scenari di evento ed effetti al suolo:
– ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale;
– possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno;
– scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree depresse;
– innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc);
– possibili cadute massi in più punti del territorio;
– occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili.

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