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Guerra in Ucraina

Associazione chiede a Toni Capuozzo di restituire il Premio Giornalistico Ischia dopo le parole sulla guerra in Ucraina

Associazione ischitana chiede al reporter Toni Capuozzo di restituire il Premio Giornalistico Ischia: “Indignati per le sue parole sulla guerra”. La risposta: “Pronto a restituirlo, ma datemi il tempo di ritrovarlo”. In serata gli organizzatori chiariscono: “Abbiamo cestinato quella richiesta”.
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Il giornalista Toni Capuozzo
Il giornalista Toni Capuozzo
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Il dibattito italiano sulla guerra in Ucraina, i massacri a Bucha e Mariupol, è sempre più acceso e agguerrito e spesso coinvolge opinionisti, giornalisti ed esponenti politici, non tutti concordi sulla strategia Nato nei confronti della Russia e in cerca di ulteriori conferme sulle notizie che arrivano dalla nazione invasa dall'esercito di Putin. È il caso di Toni Capuozzo, storico inviato all'estero di Mediaset, che in questi giorni è "trend" sui social e sui motori di ricerca per alcune sue affermazioni, espresse sia nei talk show televisivi che sulla sua pagina Facebook, circa le notizie recenti che arrivano da Bucha.

Le sortite del reporter friulano, classe 1948, hanno generato anche una reazione a Ischia, terra di uno dei più importanti premi giornalistici italiani. Una associazione isolana, Pan Assoverdi Salvanatura, ha scritto alla Fondazione Giuseppe Valentino, promotrice del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo, per chiedere, alla luce delle sue recenti dichiarazioni, la revoca del premio assegnato nel 2011 a Capuozzo, definito "pro Putin". Queste le motivazioni nel dettaglio:

Considerato che le gratuite e surreali dichiarazioni rese, dall’ex vicedirettore del TG5 […]  hanno provocato l’indignazione dei propri soci e di larghi strati dell’opinione pubblica sull’isola d’Ischia, chiediamo la revoca del “Premio Ischia”, conferito – nel giugno 2011 – al signor Capuozzo, come “inviato speciale”, poiché gli orientamenti palesati dal giornalista-scrittore contrastano coi principi a cui il riconoscimento, promosso dalla Fondazione Valentino, s’ispira.

Piccata la replica del reporter, sempre a mezzo social network: «Sono pronto a restituirlo. Datemi il tempo di ritrovarlo. Dhl (un corriere espresso ndr.) va bene ? Chiedo solo piccola rettifica: non erano frasi pro Putin. Pro ricerca della verità, piuttosto».

Il premio Ischia replica: "Richiesta cestinata"

Nel tardo pomeriggio arriva la replica degli organizzatori del riconoscimento giornalistico che spazza via ogni ipotesi di revisione della targa assegnata nel 2011. Annunciano, in sostanza, che non hanno alcuna intenzione di riprendersi il premio. Dunque il risentimento di Capuozzo non ha ragion d'essere: era solo una richiesta di una associazione locale. Cui non verrà dato seguito.

Scrive il Premio Ischia su Facebook:

Da quello che ci risulta tale richiesta è stata avanzata da una associazione denominata “Pan Assoverdi” tramite PEC alla nostra fondazione. La fondazione premio Ischia ha cestinato e non intende avallare alcuna censura, né giudicare le libere opinioni di giornalisti.

La fondazione Premio Ischia rinnova anzi la stima incondizionata nei confronti dell’inviato e premiato Toni Capuozzo da sempre giornalista esemplare per coraggio, preparazione e trasparenza.

Capuozzo premiato a Ischia nel 2011 / foto Premio Ischia
Capuozzo premiato a Ischia nel 2011 / foto Premio Ischia

(articolo aggiornato il 6 aprile 2022, ore 18.08)

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