1.398 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Terza ondata Covid, Cardarelli pieno. Il sindacato: “Bloccare ricoveri programmati”

Con la terza ondata Covid si acuiscono i problemi dell’ospedale Cardarelli di Napoli, unico in zona con Pronto Soccorso attivo, che si ritrova con spazio insufficiente per far fronte all’aumento di ricoveri. Per i sindacati Nursing Up e FSI-USAE è necessario bloccare subito i ricoveri programmati e trasferire i pazienti in eccesso in altre strutture.
A cura di Nico Falco
1.398 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La "terza ondata" dell'epidemia Covid-19 ha portato a un aumento vertiginoso dei ricoveri negli ospedali, compreso ovviamente anche il Cardarelli di Napoli, il più grande del Meridione. I pazienti sono così tanti, spiegano i sindacati degli infermieri, che si è venuto a creare una sorta di "reparto fantasma" tra il Pronto Soccorso e l'Obi, dove vengono stipati anche per diversi giorni i degenti; una situazione problematica in quanto, col riempimento di un'area che dovrebbe restare libera anche per consentire il distanziamento, vengono meno anche le norme anti contagio.

"Pronto Soccorso ingolfato all'inverosimile – si legge in una nota congiunta di Nursing Up e FSI-USAE – addirittura registriamo la presenza di pazienti, anche per alcuni giorni, stipati nell’area che divide il Pronto Soccorso dall'OBI, creando, di fatto, un reparto “fantasma’” che va ad inficiare il distanziamento e l’osservanza delle più scrupolose regole di limitazione del contagio da SARS-COVID 2, oltre che compromettere l’assistenza erogata. Inoltre, la recente riduzione dei posti letto delle Unità Operative di Medicina Interna, scelta ineludibile a causa dei noti limiti strutturali, sta facendo il resto".

Torna quindi di prepotenza un altro problema, da sempre presente nella realtà sanitaria napoletana, ma acuito con la pandemia: le altre grandi strutture della zona non sono provviste di Pronto Soccorso e, con la conversione a Covid di ospedali come il Loreto Mare e il San Giovanni Bosco, il Cardarelli resta l'unico ad occuparsi dei ricoveri in urgenza. "Non può reggere questo peso da solo – continua la nota del sindacato – occorre la collaborazione di tutti, laddove altre strutture, vedi i Policlinici, al momento non ancora provvisti di Pronto Soccorso attivo, risultano non in grado di soddisfare la richiesta di emergenza/urgenza che proviene dal territorio regionale". I sindacati chiedono quindi "il trasferimento dei pazienti che risultano essere in overcrowding presso altri presidi ospedalieri e il contestuale blocco immediato dei ricoveri programmati, al fine di decongestionare Pronto Soccorso, OBI e i reparti".

1.398 CONDIVISIONI
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views