Terremoto 4.0 Irpinia, nessun danno ma lunedì scuole chiuse in alcuni comuni. Non è l’area del sisma del 1980

Dopo la scossa di magnitudo 3.6 registrata ieri, l'Ingv ha rilevato altre sette repliche nella stessa zona, l'Irpinia, fino al terremoto 4.0 che questa sera, alle 21.49, ha colpito l'area di Montefredane, a nord di Avellino. Lo sciame è proseguito con altre scosse (2.0 e 2.4). Maurizio Pignone, sismologo dell’Osservatorio nazionale terremoti dell'Ingv, conferma che si tratta «di una soglia di attenzione molto elevata, perché si tratta di u'’area sensibile e ad alta pericolosità sismica». La zona interessata da questo sciame coincide con quella del devastante terremoto dell'Irpinia e Basilicata del 23 novembre 1980: «Siamo circa trenta chilometri più a nord rispetto all’epicentro di allora».
La Protezione civile della Regione Campania ha fatto sapere di essersi messa immediatamente in contatto con i Comuni più vicini all’epicentro. Dalle prime verifiche effettuate dalla sala operativa dal Dipartimento della Protezione civile con le autorità locali, non risultano fortunatamente danni alle persone né crolli di edifici. Nessuna richiesta di soccorso.
È operativo il Centro di coordinamento soccorsi presso la Prefettura di Avellino, dove sono in corso le verifiche.La scossa è stata avvertita distintamente in gran parte della Campania, da Napoli a Benevento fino al Cilento. In provincia di Avellino, a partire da Montefredane lunedì 27 ottobre scuole chiuse per verifiche post terremoto.