Taxi volante a Napoli, come è fatto e come funziona: ecco le immagini

Il taxi volante a Napoli potrebbe essere presto una realtà. I primi prototipi sono già pronti. Le prove sulle piste dell'Aeroporto di Pontecagnano Costa d'Amalfi-Cilento, in provincia di Salerno. Si chiama DIVA (DIsruptive Vertical high-density thrust Autoplane) ed è uno dei fiori all'occhiello del DAC, il Distretto Aerospaziale Campano, presieduto da Luigi Carrino, con i partner industriali Trans-Tech, Tecnosistem, Laer e LFI. Non è un elicottero, perché non ha le eliche esposte, non è un aero-car, perché non ha le ali. Ma un velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale "pensato per la mobilità urbana del futuro".
Il taxi volante: le prove all'aeroporto di Salerno
È il sogno di ogni pendolare per azzerare il traffico e arrivare in ufficio in pochi minuti. Il DAC ci crede. Un’area di forte investimento per il Distretto è proprio l’Advanced Air Mobility: "Abbiamo collaborato alla sperimentazione dell’uso dei droni per la sanità e la logistica, e insieme al RINA stiamo per inaugurare una scuola innovativa per piloti di droni. Il nostro progetto di punta è DIVA, un velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale (eVTOL), pensato per la mobilità urbana del futuro. È un “taxi volante” privo di eliche esterne, quindi più sicuro e sostenibile. Potrà essere utilizzato anche per il soccorso e la protezione civile. DIVA rappresenta perfettamente la nostra visione: innovazione ad alto impatto, tecnologie avanzate e sostenibilità".
Le prove si faranno all'aeroporto Costa d'Amalfi-Cilento di Salerno-Pontecagnano, secondo l’accordo che DAC ha con GESAC, la società che gestisce anche lo scalo di Napoli-Capodichino.
"Il Progetto Diva – spiega Luigi Carrino, presidente del Distretto Aerospaziale Campano – rappresenta una scommessa innovativa portata avanti dal Distretto Aerospaziale della Campania (DAC) in collaborazione con un network di aziende, tutte rigorosamente localizzate nel Sud Italia. Un progetto che fonde ingegneria avanzata, materiali ultraleggeri ed elettronica di precisione. La Urban Air Mobility ormai sta prendendo piede Stiamo lavorando a stretto contatto con l’ENAC, che è uno degli enti più avanzati nel mondo nell’emanazione delle regole e nella visione strategica, per ottenere le autorizzazioni. Siamo gli unici in Italia ad aver messo in piedi un progetto".
Come funziona il taxi che vola
Ma come funziona il taxi volante? L’introduzione della mobilità aerea in area cittadina è legata allo sfruttamento della tecnologia del decollo verticale basato su sistemi di propulsione elettrica o ibrida di dimensioni ridotte, completamente inclusi nella struttura del mezzo e capaci di generare elevati valori di spinta con consumi ridotti. È questa l’essenza del progetto DIVA, futuro autoplano a decollo e atterraggio verticale di dirompente innovazione.
Non è un elicottero, insomma, perché è privo di eliche esposte e non è un aero-car perché non necessita di ali e piste di decollo; pertanto, potrà operare in sicurezza all’interno di centri abitati. La sua elevata densità di spinta non necessita di effetto suolo come gli hovercraft. Il suo corpo motore avrà dimensioni contenute da permetterne la completa integrazione in una struttura quasi-automobilistica dotata anche di ruote per gli spostamenti al suolo.
Lo sviluppo di DIVA richiede uno sforzo di ricerca industriale nonché di sviluppo sperimentale per portare tecnologie mature (TRL 3-4) al loro limite tecnologico e dimostrarne la loro validità in un ambiente rilevante (TRL6). I temi tecnologici, punti cardine del progetto, sono: il sistema di propulsione, inteso come il sistema attuatore della spinta, sia esso un’elica, un compressore o altro; il sistema motore, ovvero il sistema che fornisce energia meccanica al propulsore; il sistema energetico, ovvero la fonte che garantisce l’alimentazione di potenza al sistema motore per un tempo adeguato, ovvero per ottenere un’adeguata autonomia del sistema.
Il bando della Regione Campania
Il progetto DIVA (DIsruptive Vertical high-density thrust Autoplane) è stato proposto dal DAC (Distretto Aerospaziale Campano), capofila, con i partner industriali Trans-Tech, Tecnosistem, Laer e LFI, in risposta all’Avviso pubblico della Regione Campania per il sostegno alle MPMI campane nella realizzazione di progetti di trasferimento tecnologico e industrializzazione, con Decreto Dirigenziale n 178 del 16.03.2021, nell’ambito del PRO Campania 2014-2022 – Asse 3 – Azione 3.1.1, ed approvato con approvato con Decreto Dirigenziale n. 289 del 16.05.2022 e D.D. n. 328 del 30/05/2022.
Il Progetto DIVA consiste nella realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale aventi per obiettivo l’incremento del TRL delle tecnologie abilitanti necessarie allo sviluppo di un veicolo di Mobilità Aerea Avanzata (AAM – Advanced Air Mobility), distintivo e innovativo nel suo genere e destinato all’inserimento in sicurezza nel contesto futuro di Mobilità Aerea Urbana (UAM – Urban Air Mobility).