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Tartaruga gigante salvata in Costiera Sorrentina: stava per morire, ora torna libera in mare

L’enorme testuggine trovata moribonda un mese fa da un pescatore di Salerno è stata curata all’Ospedale delle tartarughe di Portici ed è tornata libera in mare.
A cura di Pierluigi Frattasi
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È tornata a nuotare libera in mare la tartaruga marina gigante, salvata un mese da in Costiera Sorrentina. Ultimate le cure, l'enorme testuggine è stata rilasciata ieri, 16 maggio 2022, sulla spiaggia di Meta di Sorrento. Il grosso rettile acquatico era stato recuperato un mese fa in gravi condizioni dall'Area Marina Protetta di Punta Campanella e curata dalla Stazione Zoologica A.Dohrn. L'evento si è svolto questa mattina a Meta di Sorrento nell'ambito dell'iniziativa di sensibilizzazione per il monitoraggio dei nidi di tartaruga marina in Campania.

La tartaruga, un grosso esemplare maschio di Caretta Caretta, è stata ribattezzata Nicolantonio. Quando è stata trovata in mare da un pescatore di Salerno e dallo staff di Punta Campanella, il 4 aprile scorso, era in fin di vita. Il pescatore, che si chiama anche lui Antonio, l'aveva trovato nella rete da pesca. Per gli esperti la sua sopravvivenza è ritenuta molto importante per la conservazione della specie perché in età riproduttiva. Gli esperti dell'Area Marina Protetta hanno subito accertato la gravità delle condizioni della tartaruga: era immobile, in uno stato apparentemente comatoso, non reagiva ad alcuno stimolo. Nicolantonio è stato curato al Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Portici.

La testuggine ha rischiato di morire, ma è stata salvata

Qui gli accertamenti hanno confermato la prima ipotesi: embolia. Una malattia da decompressione, spesso associata alla cattura accidentale in reti da pesca. Si tratta di una sindrome che consegue alla formazione di emboli, come accade ai sub quando risalgono in superficie senza rispettare le tappe di decompressione. "Per questo è importante non ributtarle in mare quando vengono ritrovate nelle reti da pesca. Significa condannarle ad una morte quasi certa. Bisogna invece contattare le strutture di riferimento e le autorità" l'appello dal Turtle Point e dall'Amp Punta Campanella. Nicolantonio è stato fortunato, grazie alla sensibilità del pescatore che l'ha ritrovato. Ha risposto bene alle prime cure, ad opera del veterinario del Turtle Point di Portici, Andrea Affuso, e piano piano si è ripreso. Dopo una decina di giorni era fuori pericolo.

Ieri mattina, Nicolantonio è tornato finalmente di nuovo libero. Una grande festa sulla spiaggia, alla quale hanno partecipato anche i bambini delle scuole primarie. Presenti all'iniziativa anche il Consigliere Regionale Luigi Cirillo – che ha annunciato la presentazione di un nuovo emendamento per finanziare il Centro di Primo Soccorso per tartarughe marine a Massa Lubrense – il sindaco di Meta di Sorrento e Consigliere Metropolitano, Giuseppe Tito, il Presidente dell'Amp Punta Campanella, Lucio Cacace e i comandanti Valerio Massimo Acanfora e Marco Caputo della Capitaneria di Porto.

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Obiettivo dell'evento, spiegare agli operatori balneari, ai bagnanti e ai più giovani come riconoscere e individuare eventuali tracce della presenza di un nido di tartaruga sulla spiaggia. La stagione delle nidificazioni è ormai alle porte.  Il gruppo di monitoraggio delle spiagge campane- Caretta in Vista- di cui fa parte anche l'AMP Punta Campanella, da giugno comincerà a pattugliare le spiagge, soprattutto quelle sabbiose del Cilento e dell'area di Castelvolturno, in cerca di tracce e di nidi. Si cercano ancora volontari disposti a collaborare ( info: carettainvista@gmail.com). E sarà molto importante anche il coinvolgimento di operatori balneari, bagnini, guardiani notturni di stabilimenti, bagnanti. Individuare un nido può salvarlo dalla distruzione, anche involontaria, che può capitare spesso su spiagge fortemente antropizzate e affollate. Proteggere i nidi è fondamentale per tutelare una specie a rischio e troppo spesso vittima delle attività dell'uomo, sia a mare che a terra.

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