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Covid 19

“Suo nipote è positivo, deve pagare le cure”: Covid sfruttato per truffare anziani

I truffatori stanno sfruttando la pandemia per raggirare gli anziani: l’ultimo espediente è quello di fingersi conoscenti di un parente ricoverato per Covid e chiedere soldi per contribuire alle cure. Lo denuncia il sindaco di San Giorgio a Cremano (Napoli), che mette in guardia da chi si presenti con storie del genere o fingendo di dover fare analisi epidemiologiche in casa.
A cura di Nico Falco
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Un figlio o un nipote che vive in un'altra città, rimasto contagiato dal coronavirus e ricoverato in ospedale, e la necessità di contribuire per pagargli le cure. È l'ultima scusa che stanno adottando i truffatori di anziani, che con questo pretesto hanno cominciato a bussare alla porta delle vittime presentandosi come conoscenti del parente che sarebbe in gravi condizioni e chiedendo al malcapitato i soldi da inviargli. Ancora una volta si fa leva sulla paura, e si prendono di mira le persone più indifese, in questo caso sfruttando la pandemia Covid. A denunciare l'ultimo stratagemma è il sindaco di San Giorgio a Cremano (Napoli), Giorgio Zinno, che ha messo in guardia la cittadinanza e ha chiesto alle forze dell'ordine controlli mirati contro questo fenomeno.

Negli ultimi giorni, spiega Zinno sulla scorta delle segnalazioni ricevute, nel comune del Napoletano c'è stato un aumento di episodi di questo tipo. I truffatori si sono adattati alla pandemia, hanno sfruttato anche l'emergenza per fare soldi a discapito degli anziani. Ma quella del parente malato non è l'unica storia che stanno usando. C'è anche chi finge di essere dipendente dell'Asl o del Comune, talvolta con tesserino o addirittura tuta, e chiede di sapere se in famiglia ci sono dei positivi: si presentano dicendo di dovere effettuare una indagine epidemiologica porta a porta, in realtà tentano di entrare negli appartamenti per mettere le mani nei cassetti alla prima occasione.

Altra truffa, quella costruita sul servizio di ritiro a domicilio della spazzatura per i positivi Covid: anche in questo caso il finto incaricato prova ad entrare in casa ma, sottolinea Zinno, in realtà la prassi è che l'addetto si accordi preventivamente al telefono con il cittadino e che ritiri il sacchetto lasciato all'esterno, senza quindi mai entrare in casa e senza avere contatti diretti. "Il modus operandi di questi farabutti senza scrupoli è ormai noto – conclude il sindaco di San Giorgio a Cremano – ma purtroppo trova ancora terreno fertile tra le persone più vulnerabili. Proteggiamo i nostri anziani e non cadiamo nella rete di questi truffatori, che non arretrano neanche davanti all'attuale situazione di emergenza e fragilità".

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