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La studentessa scrive a Draghi: “Riaprire le aule a fine anno scolastico e senza garanzie è una farsa”

Martina, studentessa liceale campana, affida a Fanpage.it la sua lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, sul ritorno in aula in presenza nell’ultima fase dell’anno scolastico: “Noi ragazzi siamo sempre voluti tornare a scuola. Ma abbiamo dovuto subire tutte le farse fatte su di noi”
A cura di Redazione Napoli
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Martina, studentessa liceale campana, affida a Fanpage.it la sua lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. L'argomento è, ovviamente, il ritorno in aula in presenza nell'ultima fase dell'anno scolastico dopo mesi e mesi passati in didattica a distanza.

Egregio presidente e egregi ministri. Sono Martina, studentessa liceale. Dal 26 aprile tutti abbiamo appreso che ritorneremo in presenza al 100%. Ci saranno istituti che accetteranno la richiesta Dad e altri no, quindi gli studenti andranno in presenza. Io mi chiedo: perché riaprire le scuole solo l’ultimo mese dell’anno?

Noi ragazzi siamo sempre voluti tornare a scuola. Ma abbiamo dovuto subire tutte le farse fatte su di noi. A febbraio tornammo e dopo una settimana vennero chiuse causa aumento di contagi.
Ma mi sorge spontanea un’altra domanda. A febbraio aumentano i contagi e a maggio no? Ma poi come fate ad aprire le scuole facendo tornare tutti in presenza con classi pollaio e aule piccole?

Perché non riabilitare gli edifici riutilizzabili per farci tornare in sicurezza una volta per tutte da settembre? Inoltre nella regione Campania per quanto riguarda la categoria dei pendolari, non ci si vede nessun aumento di corse.
Le regioni hanno investito sui trasporti o hanno fatto altro con quei soldi? Dite che avete investito sull’istruzione ma qui non ci si vedono miglioramenti.

Ci voleva il Covid-19 per capire di investire sulla scuola e che noi ragazzi non dobbiamo subire più tagli dalla politica? Se volete che l’Italia cambi dovete puntare sui giovani, sulla ricerca e sull’istruzione, altrimenti o rimaniamo così come stiamo o collassiamo sempre di più. Siamo il futuro che porterà avanti la Nazione.

Contate su noi giovani, dateci fiducia e investite su di noi!

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