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Streaming illegale col pezzotto: già arrivate le prime multe, ne verranno spedite 6mila

Condannati due dei presunti appartenenti all’organizzazione che gestiva una delle più grandi centrali Iptv d’Italia. Partite le notifiche agli oltre 6mila clienti individuati: già arrivate le prime sanzioni.
A cura di Nico Falco
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Sono arrivate le prime condanne del processo relativo all'inchiesta sulle tv pirata sul web che, nel dicembre 2024, ha consentito di smantellare una centrale Iptv, chiamata "Italia Tv", da cui venivano trasmessi illegalmente palinsesti, serie televisive e altri contenuti di intrattenimento delle principali piattaforme di streaming: Cristian Fidato e Anatoliy Perrotta, presunti appartenenti all'associazione per delinquere, sono stati condannati rispettivamente a 4 anni e 4 mesi di reclusione, con 22mila euro di multa, e a 1 anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa). Un terzo componente ha patteggiato la pena a un anno di reclusione.

In questi giorni, inoltre, sono arrivate anche le prime multe agli utenti. Le notifiche sono partite martedì scorso, dopo le condanne inflitte ai due, ritenuti il vertice del gruppo e un suo stretto collaboratore.

L'inchiesta sulla Iptv illegale

La sentenza di condanna è stata emessa lunedì scorso, 16 giugno, dal giudice per le indagini preliminari di Napoli Leda Rossetti. L'indagine era stata svolta dalla Guardia di Finanza di Napoli, in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma e coordinata dal sostituto procuratore di Napoli Silvio Pavia e dal procuratore aggiunto Alessandro Milita (terza sezione – criminalità economica). Una volta individuata la centrale Iptv, che si trovava nella periferia Nord di Napoli, nel quartiere Marianella, gli inquirenti avevano controllato i login, appurando che veniva utilizzata da migliaia e migliaia di persone: al fronte di un abbonamento (dieci euro al mese oppure 80 euro all'anno), i clienti accedevano a tutti i flussi di streaming illegali, con contenuti di proprietà delle maggiori piattaforme tra cui Dazn, Sky e Amazon Prime Video. E il gruppo, in 4 anni, aveva incassato oltre 850mila euro.

Arrivate le prime multe agli utenti

E anche i clienti sono coinvolti nell'inchiesta. Tutti rischiano, infatti, fino a 5mila euro di multa per avere usufruito illecitamente dello streaming, a cui potrebbero aggiungersi ulteriori iniziative di richieste danni che potranno essere decise dai titolari dei diritti, ovvero dalle piattaforme i cui contenuti sono stati piratati e trasmessi online attraverso la centrale Iptv. Non uno spauracchio, ma provvedimenti concreti: i primi utenti che hanno ricevuto il verbale (che varia tra 51,33 euro e 5mila euro, a seconda della recidiva contestata) stanno già pagando le sanzioni alle prefetture competenti.

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