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Sparò a un ragazzo per rapinarlo, nuovo arresto per minorenne: “Spiccata pericolosità sociale”

Un minore, già detenuto in Ipm, è stato raggiunto da una nuova misura cautelare: è accusato di avere sparato a un ragazzo per rapinarlo dello scooter a Porta Capuana.
A cura di Nico Falco
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foto di repertorio
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Non ha ancora compiuto diciotto anni, ma per la Questura ha già dimostrato "una precisa propensione al crimine e una spiccata pericolosità sociale", che si è tradotta in numerosi reati già commessi. L'ultima vicenda di cui è accusato è una rapina con gambizzazione: per portare via lo scooter a un ragazzo gli avrebbe sparato alle gambe. E, due giorni prima, si sarebbe reso protagonista di un altro fatto analogo. Profilo del minorenne che è stato raggiunto da un nuovo arresto, con notifica nell'Ipm dove già si trovava detenuto; il provvedimento è stato deciso dal gip "al fine di interrompere l’excursus criminale, in piena ascesa".

Il ragazzo, volto noto alle forze dell'ordine nonostante l'età, è ritenuto vicino a un gruppo malavitoso di piazza Mercato. L'episodio che ha fatto scattare la misura cautelare eseguita ieri dalla Polizia di Stato (emessa dal gip presso il Tribunale per i Minorenni) risale alla notte del 23 luglio 2024, quando un altro giovanissimo era stato vittima di una rapina in zona Porta Capuana; due ragazzi in sella a un ciclomotore lo avevano bloccato, e uno di loro gli aveva intimato di consegnare il mezzo e poi gli aveva sparato più volte alle gambe; le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, avevano portato all'identificazione dei due rapinatori, attraverso la testimonianza della vittima, l'avvio di intercettazioni e l'analisi dei profili social dei due soggetti individuati.

Il complice sarebbe stato un maggiorenne, mentre a premere il grilletto sarebbe stato il minorenne, per quella storia indagato per rapina aggravata in concorso, tentato omicidio aggravato in concorso e per porto e detenzione illegale di armi aggravata in concorso. La misura cautelare è stata notificata nell'Ipm, dove il ragazzo era già detenuto per un reato analogo commesso con le stesse modalità appena due giorni prima, il 21 luglio 2024. L'analisi dei social del minore, sottolinea la Questura, ha messo in evidenza "una precisa propensione al crimine e una spiccata pericolosità sociale, nonché la concreta possibilità di reiterazione di reati della stessa specie".

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