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Sparatoria nella notte a Torre Annunziata: ferito 24enne, 5 proiettili alle gambe

Torre Annunziata: nella notte uomo ferito da colpi d’arma da fuoco. Raggiunto da 3 proiettili alla gamba sinistra e da 2 a quella destra, ricoverato a Castellammare di Stabia. Qualche giorno fa sempre a Torre altra vicenda su cui si indaga: una automobile crivellata di proiettili sul centralissimo  corso Vittorio Emanuele III. L’auto, secondo le forze dell’ordine apparterrebbe alla compagna di un boss locale. Il fatto è avvenuto nel giorno dell’anniversario della strage di Sant’Alessandro.
A cura di Redazione Napoli
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Questa notte, pochi minuti dopo la mezzanotte, un uomo è stato ferito da colpi d’arma da fuoco in piazza Ernesto Cesaro a Torre Annunziata. L’uomo, trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare di Stabia è stato raggiunto da 3 colpi alla gamba sinistra e da 2 a quella destra. Il ferito, un 24enne del posto già noto alle forze dell'ordine, non è in pericolo di vita. Sul posto rinvenuti 3 bossoli calibro 7,65 mm.  Indagini a cura dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e della compagnia della città torrese.

Qualche giorno fa sempre a Torre altra vicenda su cui si indaga: una automobile crivellata di proiettili sul centralissimo  corso Vittorio Emanuele III. L'auto, secondo le forze dell'ordine apparterrebbe  alla compagna di un boss locale, già nota alle forze dell'ordine per precedenti specifici che riguardano fatti di droga e considerata vicina ad un esponente di spicco del clan dei cosiddetti "Tittoni",  detenuto da tempo sempre per reati di droga, ritenuto tra i principali fornitori di stupefacenti per alcune piazze di spaccio locali. Ed è proprio nella guerra aperta per il controllo di alcune zone calde del traffico di droga che si inscrivono le nuove tensioni, con ‘stese', avvertimenti e gambizzazioni. Gli inquirenti sono preoccupati che  l'incedere di questo scontro possa arrivare a breve ad agguati e quindi a far scoccare la tragica scintilla di una faida tra famiglie criminali, con tutto ciò che ne consegue.

Nell'ultima relazione al parlamento della Direzione antimafia sui clan di camorra emerge quanto sia atomizzata la situazione dei clan anche in provincia, dove non esistono più i grandi sodalizi criminali verticistici, capaci di controllare vaste fette di territori: i vecchi clan sono progressivamente sostituiti da nuove bande di camorristi con un raggio d'azione più corto ma proprio per questo motivo molto più aggressive nel controllo del territorio.

Oggi è il 36esimo anniversario della strage di Sant'Alessandro

"Nonostante le quotidiane azioni di contrasto alla criminalità da parte delle forze dell'ordine, prosegue l'escalation di episodi criminali sul territorio". A parlare è il sindaco di Torre Annunziata (Napoli), Vincenzo Ascione, a poche ore dal raid armato avvenuto in piazza Cesaro, in pieno centro. "Nel giorno del trentaseiesimo anniversario della strage di Sant'Alessandro, in cui persero la vita 8 persone, tra cui Francesco Fabbrizzi, completamente estraneo a fatti legati alla camorra – prosegue il primo cittadino – ribadiamo con forza e determinazione la nostra condanna alla violenza ed a qualsivoglia forma di illegalità. Chiediamo alle forze dell'ordine di proseguire senza sosta nell'azione di contrasto alla criminalità, e di dare il proprio supporto agli agenti di polizia locale, il cui organico è fortemente ridimensionato, affinché possa esserci un controllo costante e capillare del territorio".

La strage di Sant'Alessandro al circolo di pescatori di Torre Annunziata, avvenne nel 1984, con lo scontro tra i  clan di Antonio Bardellino, Gionta e Nuvoletta, un tempo alleati. Il 26 agosto 1984 in pieno giorno, un bus con 14 sicari con armi da guerra  aprì il fuoco uccidendo 8 persone, mentre altre 7 furono ferite.

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