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Spaccio di droga tra Maddaloni e la Val di Suessuola: 38 persone arrestate

I carabinieri hanno tratto in arresto 38 persone, ritenute collegate al clan Massaro, che avevano messo in piedi una organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga.
A cura di Valerio Papadia
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Blitz nella mattinata di oggi, mercoledì 20 aprile, contro lo spaccio di droga nel Casertano: i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno arrestato 38 persone tra le province di Caserta, Benevento e  Napoli. I 38 indagati (31 destinatari di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, 6 agli arresti domiciliari e uno con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di droga ai fini di spaccio. Le indagini dei militari dell'Arma, condotte tra l'ottobre del 2018 e il maggio del 2020, hanno permesso di accertare che il gruppo criminale in questione era attivo principalmente nell'area di Maddaloni e dalla Val di Suessuola, nella provincia di Caserta, ed è ritenuto collegato al clan Massaro.

L'attività investigativa dei carabinieri ha permesso anche di rivelare come, per imporre il controllo sui traffici illeciti della zona, il gruppo criminale abbia fatto ricorso a minacce armate, violenti pestaggi e atti incendiari, perpetrati anche per il recupero crediti dai gestori delle piazze di spaccio da loro rifornite. Le indagini hanno anche svelato una rete telefonica, costituita da cellulari "dedicati", che permetteva ad alcuni degli indagati di comunicare con i loro familiari detenuti in carcere. Nel corso delle indagini, inoltre, sono stati arrestati 8 spacciatori e sequestrati 200 grammi di hashish, 350 grammi di cocaina e una pistola marca Beretta calibro 7,65.

Colpo al clan Moccia di Afragola: 52 arresti

Nel Napoletano, invece, i carabinieri del Ros e il Gico della Guardia di Finanza hanno arrestato 52 persone (altre 5 persone sono state invece destinatarie della misura del divieto temporaneo di esercitare l'attività d'impresa) ritenute contigue al clan Moccia di Afragola. A carico degli indagati è stato eseguito anche un sequestro preventivo di beni mobili, immobili e quote societarie per un totale di circa 150 milioni di euro.

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