Spaccio di droga a Castellammare di Stabia, 12 arresti nel clan Vitale

Blitz dei carabinieri nella notte a Castellammare di Stabia e nelle aree limitrofe contro lo spaccio di droga: i militari dell'Arma hanno dato esecuzione a 12 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti di altrettante persone ritenute appartenenti al clan Vitale, dagli inquirenti ritenuto contiguo al clan D'Alessandro: i reati contestati ai 12 indagati sono quelli di associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine.
Le indagini durate 2 anni
Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia, hanno preso le mosse nel 2019, quando i militari dell'Arma hanno scoperto, nel centro di Castellammare, un appartamento protetto da un sistema di videosorveglianza, dove presumibilmente si svolgeva attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il clan Vitale di Castellammare di Stabia
L'attività investigativa dei carabinieri ha rivelato l'esistenza di un'associazione criminale finalizzata allo spaccio di droga, soprattutto cocaina e marijuana, a Castellammare e dintorni: l'associazione faceva capo a Maurizio Vitale, 34 anni e Ciro Vitale, 44 anni, ritenuti dagli inquirenti gli organizzatori e promotori dell'omonimo clan. Secondo i carabinieri, i due uomini si occupavano del rifornimento delle sostanze stupefacenti, gestivano gli affiliati, decidevano ruoli e compensi all'interno dell'organizzazione, si occupavano dei detenuti e gestivano trattative con gli altri clan del territorio. Secondo gli inquirenti, inoltre, l'organizzazione criminale aveva accesso anche a un vasto arsenale di armi da fuoco.