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Sondaggio elettorale Campania: sanità prima emergenza. Fico domina nel campo largo, centrodestra per ora senza leader

Sondaggio Piepoli: sanità priorità assoluta per i campani. Fico domina nel campo largo di centrosinistra, mentre nel centrodestra manca ancora un candidato unitario con profili noti ma frammentati.
A cura di Domenico Giordano
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La sanità è la preoccupazione maggiore che assilla i cittadini campani. Più del lavoro e dell’occupazione che per lungo tempo ha rappresentato il principale tarlo di giovani e famiglie. È questo uno dei temi che condizioneranno la prossima campagna elettorale dei candidati che dovranno confrontarsi, chi per raccoglierne l’eredità, chi per marcarne la discontinuità, sul dopo De Luca. Il problema dell’assistenza, quale esigenza più avvertita dai cittadini, emergere dall’ultima ricerca realizzata dall’Istituto Piepoli che ha intervistato nei giorni scorsi i cittadini per capire la soddisfazione generale sull’amministrazione guidata da Vincenzo De Luca, insieme alla fiducia, alla conoscenza e alla propensione al voto verso quei candidati che hanno le maggiori possibilità di incassare la candidatura.

La sanità è percepita come il grande problema della Campania

Intanto, c’è da dire che per il 38% dei 5 milioni e mezzo di campani la sanità rimane il problema più urgente da risolvere, seguito dalla disoccupazione con una percentuale del 20%. Mentre, il 45% degli intervistati ha risposto che negli ultimi anni qualità della vita nel luogo in cui vive la è peggiorata, un dato che poi riflette anche il giudizio sull’operato del lavoro di De Luca: ⁠il presidente uscente ha un buon livello di gradimento, pari al 43%, anche se va detto non è maggioritario, nonostante la vulgata più volte diffusa in più occasioni pubbliche proprio da De Luca.

Prima di passare ai dati che riguardano i possibili candidati, c’è da sottolineare come a quattro mesi dal voto, ipotizzando che si voterà nella seconda metà di novembre, un campano su due ha già manifestato l’intenzione di non andare al voto, tant’è che nella stima dell’Istituto Piepoli l’affluenza probabile oscilla dal 46 al 50%, quindi in calo rispetto a quella di cinque anni fa quando votarono complessivamente 2.774.104 elettori, pari al 55.52%.

I candidati del campo largo

Per quanto concerne invece i nomi dei possibili candidati presidente troviamo una diversa situazione a seconda della coalizione. Infatti, per quanto concerne il fronte del campo largo, sembra oramai confermata anche dalle risposte del sondaggio che Roberto Fico (M5s, ex presidente della Camera) non ha rivali incassando sulla preferenza di voto una percentuale del 56% tra i rispondenti. Un divario evidente con il 20% di Sergio Costa, M5S, ex ministro dell’Ambiente, e con il 18% ottenuto da Lucia Fortini, attuale assessore regionale all’Istruzione con De Luca.

Centrodestra: nomi forti e sfida interna

Più complesso è invece il quadro sul versante opposto del centro-destra. Qui, infatti, troviamo i candidati “politici” Mara Carfagna (Noi Moderati) con il 59%, Matteo Piantedosi (Lega) con il 55%, e Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia) con il 31% a prendersi la fetta maggiore della conoscenza da parte dai cittadini. Quest’ultimo rimane un elemento comunque utile in qualsiasi campagna elettorale, ma, in parte anche con un pizzico di sorpresa, il sondaggio mette in luce anche un altro aspetto: sono i candidati che riescono a coniugare civismo e competenza ad attrarre l’elettorato la fiducia degli elettori.

Il fattore civico e la fiducia

Guido Trombetti, ex rettore dell’Università Federico II, raccoglie una fiducia del 42%, Giosy Romano, commissario unico della ZES Unica, incassa una percentuale del 41%, mentre tra i quattro candidati politici è Gianpiero Zinzi, deputato e coordinatore regionale del partito di Salvini, a ottenere la percentuale più alta con il 37% di fiducia.

Propensione al voto: chi attrae di più

Infine, sulla domanda della propensione al voto tra i soli rispondenti, i tre candidati con le percentuali più alte tra i candidati di centro-destra sono Matteo Piantedosi, con il 28%, Mara Carfagna, con il 26% e Guido Trombetti al 12%.

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