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Sequestrati 400 chili di prodotti ittici a Pompei, erano destinati alle pescherie

La Capitaneria di Porto ha sequestrato circa 400 chili di prodotti ittici in un furgone a Pompei: erano privi di documentazione di tracciabilità.
A cura di Nico Falco
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I prodotti ittici sequestrati a Pompei (Napoli)
I prodotti ittici sequestrati a Pompei (Napoli)

Quasi quattrocento chili di prodotti ittici, destinati alle pescherie, sono stati sequestrati a Pompei (Napoli): erano privi della documentazione di tracciabilità, impossibile, quindi, ricostruire dati fondamentali come la provenienza e la conservazione. Il furgone delle consegne è stato intercettato dai militari della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, diretta dal comandante Andrea Pellegrino, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Napoli.

L'intervento si inquadra nei controlli disposti per verificare il rispetto delle normative sul commercio e sulla conservazione degli alimenti e, di conseguenza, per tutelare il consumatore finale contrastando la diffusione di merce non controllabile o addirittura di dubbia provenienza. Il furgone, adibito al trasporto di prodotti ittici, è stato controllato dai militari della Capitaneria di Porto a Pompei; all'interno c'erano pesci e molluschi per un totale di 390 chili, l'intero carico è finito sotto sequestro perché non era presente la relativa documentazione; il conducente e il titolare dell'attività sono stati sanzionati per 1.500 euro.

Pochi giorni fa, nel corso di analoghi controlli, erano stati sequestrati cento chili di prodotti ittici. La Capitaneria di Porto di Castellammare aveva passato al setaccio le pescherie stabiesi e quelle dei comuni limitrofi e, anche in quel caso, le irregolarità riguardavano la documentazione relativa alla merce da vendere; era stato inoltre accertato che nelle pescherie c'era anche "novellame", ovvero specie ittiche allo stato giovanile, troppo piccole per essere pescate. Oltre al sequestro, erano state comminate sanzioni per oltre tremila euro.

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