Scuole superiori, protestano gli studenti del Pitagora a Pozzuoli: “Sì al rientro, ma non così”

Non si placano le proteste degli studenti delle scuole superiori di Napoli e provincia. Oggi, all'istituto superiore Pitagora di Pozzuoli, terzo giorno di protesta degli studenti, che hanno tenuto un'assemblea all'aperto alla quale sono intervenuti anche gli insegnanti. A Fanpage.it ne ha parlato Camilla, una delle rappresentanti degli studenti del Pitagora, che ha evidenziato quelli che sono i problemi della propria scuola con la riapertura dopo le lunghe settimane di chiusura dovute alla pandemia.
"Oggi abbiamo fatto un sit-in, in maniera contenuta e monitorata dalle forze dell'ordine, nel quale sono intervenuti anche i professori", ha spiegato Camilla, "tutti abbiamo espresso i nostri problemi. Noi non vogliamo andare contro il nostro dirigente scolastico, ma vogliamo porre in risalto la situazione di una scuola come la nostra, che trovandosi in periferia ha meno attenzione mediatica rispetto magari ad una qualunque scuola del centro di Napoli". Problemi che purtroppo sembrano quelli che si vedono in tutte le altre scuole, anche del capoluogo: problemi, soprattutto, di tipo strutturale ed organizzativi.
"Purtroppo questi nostri problemi si sono accentuati a causa del Covid. Impossibile garantire il diritto allo studio in queste condizioni", spiega ancora Camilla. Al momento, infatti, le maggiori criticità riguardano la didattica in "asincrono", ovvero in maniera autonoma. Un problema che è stato, in questi giorni, evidenziato anche da tantissimi altri studenti delle scuole superiori di Napoli, che stanno manifestando da lunedì 1° febbraio, giorno della riapertura dei loro istituti, anche per questo motivo. "Noi chiediamo di poter riprendere la presenza a scuola delle classi senza alcuna divisione in gruppi e, contemporaneamente, una didattica a distanza sincrona per le classi rimanenti", ha spiegato ancora Camilla. E intanto per lunedì alcuni istituti superiori di Napoli e provincia non escludono di manifestare davanti la sede della Regione Campania, per chiedere un intervento deciso delle istituzioni affinché venga loro garantito il diritto allo studio.