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Covid 19

Scuole superiori, in Campania verso nuova chiusura. Ma i comitati No-Dad pronti al ricorso

La Regione Campania è pronta a chiudere di nuovo le scuole superiori dopo pochi giorni dalla riapertura delle lezioni in presenza. I contagi all’interno delle mura scolastiche non giustificano al momento questa decisione ma De Luca vuole un pacchetto di norme anti-Covid visto l’incremento dei positivi in tutta la regione. Comitati no-Dad pronti ad un nuovo ricorso al tribunale.
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Il problema al momento non possono essere i contagi Covid-19 nelle scuole medie e superiori aperte in Campania. Il motivo è semplice: le scuole sono rientrate in presenza soltanto pochi giorni fa, le superiori nello specifico appena lunedì 1 febbraio. E dunque perché, oggi, 4 febbraio, la Regione Campania sta già lanciando l'allarme su un nuovo stop della didattica in presenza dal 15 febbraio?

Partiamo dalla notizia: domani  venerdì 5 febbraio, l'Unità di crisi  sarà convocata sul tema scuole e sul tavolo c'è l'ipotesi di ritorno in Dad dal 15 febbraio (ad oggi è al 50%). Nel pomeriggio di domani il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca parlerà della questione e non solo, nel suo settimanale monologo su Facebook.

Le scuole superiori erano state riaperte in presenza parziale in esecuzione di un'ordinanza di urgenza del Tar che aveva accolto la richiesta dei comitati No Dad. La questione è sottile ma non priva di importanza: è al momento dimostrabile che i contagi nelle scuole , cioè i cosiddetti «contatti stretti in ambito scolastico» ovvero professori, studenti, personale scolastico infettati nelle mura scolastiche, non abbiano avuto una impennata. Questo è quanto sostengono i comitati si battono contro la chiusura indiscriminata degli istituti e si dicono pronti a nuovi ricorsi al Tribunale amministrativo regionale della Campania.

La Regione invece vuole motivare eventuali ordinanze restrittive ponendole sulla base più ampia di un pacchetto di misure tese a diradare le presenze in strada e nei luoghi  e sui trasporti pubblici alla luce di un peggioramento (che sarà evidente nelle prossime ore nel monitoraggio settimanale Iss) della situazione epidemiologica regionale.

Ieri la Campania è stata la seconda regione italiana, dopo la Lombardia, per incremento dei casi da Covid-19 ma – ed è questa la posizione dei comitati di genitori – il contagio in Campania sta salendo ma non è altrettanto in altre regioni italiane che hanno le scuole aperte. Dunque, ed è questa la deduzione logica, non è la scuola a veicolare il Covid. .

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